Pordenone: Genovesi (Pd): appello a tutte le forze per l’alternativa

“E’ chiaro a tutti che per vincere è imprescindibile correre alle elezioni comunali con una coalizione più ampia possibile e coesa. Perciò il Partito Democratico fa appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche che non si riconoscono nella maggioranza di centrodestra che amministra Pordenone dal 2016. Ci rivolgiamo al mondo civico, moderati, sinistra e Movimento 5 Stelle, delusi e indifferenti, a quanti siano in grado di intercettare consensi a 360 gradi, soprattutto alla luce della modifica della legge elettorale che ha abolito il ballottaggio nel caso uno schieramento superi la soglia del 40%”. E’ l’appello del segretario comunale del Pd di Pordenone Alessandro Genovesi, che chiarisce la posizione del partito in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.
“Questa – precisa Genovesi – è una coalizione che esiste già a livello regionale e dunque chiediamo a tutti di rimuovere veti e preclusioni, ora totalmente deleteri e controproducenti. Il PD non ne ha mai posti e anzi continua a ricercare l’unità aprendosi a tutti coloro che vogliono dare una mano. Dividere il centrosinistra presentando diverse coalizioni e più candidati sindaci – sottolinea – vuol dire con certezza scegliere di regalare la città al centrodestra per altri 5 anni”.
“Ciò che ci unisce è molto più forte di quello che ci divide – spiega il segretario dem – diritto alla casa, tutela dell’ambiente ed efficiente raccolta differenziata, mobilità sostenibile, sicurezza e inclusione sociale. Tutti temi fondamentali per i cittadini sui quali riteniamo che in questi 8 anni Ciriani e la sua coalizione non abbiano dato risposte adeguate”.
“Dunque lavoriamo insieme per trovare proposte innovative e nuove – è l’esortazione di Genovesi – per migliorare la città e lasciamo perdere tutto il resto, a partire dal toto-nomi sul candidato sindaco e sulle formule della coalizione. Facciamo un salto di qualità, oltre un tatticismo povero che – conclude il dirigente dem – non interessa i cittadini e non aiuta la costruzione di un’alternativa”.