Pordenone sarà la capitale italiana della cultura per il 2027

La città di Pordenone sarà la capitale italiana della cultura per il 2027, l’annuncio ufficiale è stato dato dal ministro Alessandro Giuli nel corso di una cerimonia ufficiale alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura alla presenza della Giuria di selezione e dei rappresentanti delle città candidate: oltre a Pordenone, Alberobello, Brindisi e Gallipoli (in Puglia), Aliano (Basilicata) La Spezia e Savona (Liguria) Pompei e S. Andrea Di Conza (in Campania) e Reggio Calabria. Nelle motivazioni della decisione della giuria, presieduta da Davide Maria Desario e che si è espressa all’unanimità, il premio ad un progetto che coniuga tradizione e contemporaneità valorizzando un processo di coinvolgimento diffuso che riguarda istituzioni museali, associazioni e società civile, con grande attenzione ai giovani. Una candidatura, si legge ancora nella motivazione, che si pone come modello di progettazione innovativa e condivisa. Come è noto il ruolo di Capitale Italiana della cultura viene assegnato annualmente sulla base di una legge del 2014, nata con l’idea di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti. Ovviamennte non si tratta solo
di un titolo, la città vincitrice, riceverà un contributo di un milione di euro da utilizzare  per il periodo di un anno per mettere in luce  i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Spetterà quindi alla nuova amministrazione che uscirà dalle elezioni del prossimo aprile la gestione anche di questa partita certamente importante.  A ricoprire questo ruolo, sono state, dal 2016 in poi, Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, Procida, Bergamo e Brescia e Pesaro. Attualmente, è in carica Agrigento, cui succederà il prossimo anno l’Aquila.