Premio Luchetta, Antonio Di Bella presiede la giuria 2019
A pochi giorni da un anniversario significativo, quello legato ai 25 anni dalla strage di Mostar del 28 gennaio 1994 – quando perdevano la vita, a causa di una granata, i giornalisti della troupe Rai inviata in Bosnia, Marco Luchetta, Alessandro Sasha Ota e Dario D’Angelo – riparte il Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, riconoscimento riservato a giornalisti e fotoreporter che, con il loro lavoro, ogni anno sensibilizzano sulle violenze e sopraffazioni subite dalle vittime più indifese, i bambini. Gli obiettivi e le finalità del Premio si coniugano con lo spirito umanitario che anima l’attività della Fondazione Luchetta, nata all’indomani della tragedia di Mostar e dei tragici fatti di Mogadiscio nei quali perdeva la vita il telecineoperatore triestino Miran Hrovatin, inviato in Somalia con la giornalista Ilaria Alpi. Da allora accogliere e curare i bambini provenienti da ogni parte del mondo e affetti da malattie non curabili nel loro Paese d’origine è la mission portante della Fondazione Luchetta che, proprio nel segno della sensibilizzazione per i diritti dei più piccoli e indifesi, annuncia la messa online del bando per l’edizione 2019 del Premio Luchetta, articolata in cinque categorie: tv news, tv reportage, carta stampata e web per testate italiane e straniere, fotografia. Le opere in concorso devono essere state pubblicate o trasmesse su una testata giornalistica registrata, cartacea, televisiva o web. Potranno concorrere al Premio i lavori pubblicati, trasmessi o diffusi nel periodo compreso tra il 1° aprile 2018 e il 1° marzo 2019, pervenuti o caricati sul sito entro e non oltre domenica 3 marzo 2019. La 16^ edizione avrà una giuria rinnovata e presieduta dal Direttore di Rai News 24 Antonio Di Bella: la riunione è in programma nel mese di marzo, subito dopo scatterà il conto alla rovescia per l’edizione 2019 di Link, Festival del buon giornalismo, in programma dal 25 al 28 aprile a Trieste, in piazza Unita’ d’Italia. Saranno quattro giorni fitti di dialoghi e dirette costanti con la notizia, una grande officina del ‘buon giornalismo’ con novità editoriali, interviste d’autore, talk dedicati ai temi di attualita’ con i protagonisti dell’informazione del nostro tempo.
Sono oltre un centinaio i giornalisti insigniti del Premio Luchetta dal 2004 ad oggi e migliaia le corrispondenze pervenute da tutto il mondo: qualche nome? Fra i vincitori grandi firme del giornalismo nazionale – Viviana Mazza, Paolo Rumiz, Lucia Goracci, Pablo Trincia, Francesca Paci, Giusi Fasano, Attilio Bolzoni, Barbara Schiavulli, Valerio Cataldi, Nadia Toffa e Marco Fubini, Monika Bulaj, Pino Scaccia, Nico Piro, Lucia Capuzzi – e del giornalismo internazionale, come Fergal Keane, Ian Pannell e Lyse Doucet della BBC, Richard Lloyd Parry e Catherine Philp del Times, Michael Howard del Guardian, Katrin Bennhold del New York Times, Monica Garcia Prieto del Mundo, Emilie Blachere di Paris Match, Yannis Kontos e Pep Bonnet dell’Agenzia Grazia Neri, Robert Knoth dell’Agenzia Contrasto. Senza dimenticare i grandi vincitori del Premio speciale Luchetta e del Premio Testimoni della Storia promosso con Crédit Agricole FriulAdria: fra gli altri Piero Angela, Margherita Hack, Francesco Tullio Altan, Lilli Gruber, Ferruccio de Bortoli, Corrado Formigli, Gianni Minà, Ezio Mauro, Simone Cristicchi, Vittorio Zucconi e Giulio Regeni, insignito nel 2016 del riconoscimento alla memoria consegnato alla famiglia Regeni. Info www.premioluchetta.it www.fondazioneluchetta.org