Presentato a Udine da Europa Verde un documento riguardante i “suggerimenti per l’implementazione dei piani di polizia rurale comunali”
Sabato mattina a Udine si è tenuta una conferenza stampa, promossa da Europa Verde insieme a esperti del settore e cittadini sensibili ai temi ambientali, per presentare un importante documento riguardante i “suggerimenti per l’implementazione dei piani di polizia rurale comunali”. Dopo una breve introduzione da parte dell’ex portavoce Regionale di EV Daniele Andrian sulla nascita e lo sviluppo del progetto, la arola è passata a Lara Bruggianesi, candidata Verde alle recenti regionali, la quale ha presentato il contenuto del documento relativo alle zone extraurbane di ogni Comune che vengono regolamentate da Piani di Polizia Rurale in cui manca però, molto spesso, la parte riguardante la tutela degli ecosistemi e che invece proprio a questi compete. E’ stato sottolineato come la conservazione della biodiversità, che va di pari passo con la tutela della salute e del paesaggio, è diventata un obbligo di legge e sia la Regione che l’UE si sono prodigate nello stanziamento di fondi a favore delle aziende agricole in cambio di un impegno per il miglioramento dell’attuale situazione. Infatti il Piano di Sviluppo Rurale FVG e il Piano Paesaggistico ambientale del FVG denunciano una notevole semplificazione del paesaggio e un importante depauperamento ecosistemico. Bruggianesi ha poi elencato una decina di possibili norme che i Comuni dovrebbero adottare per implementare i loro Piani di Polizia Rurale rendendoli non solo rispondenti alla legge, ma anche, si farebbe in modo che la campagna friulana diventi più bella, ricca di vita animale e vegetale e di conseguenza aumenterebbe la quantità di anidride carbonica assorbita naturalmente. Dopo Bruggianesi ha preso la parola Alejandro Fernandez, iscritto di Europa Verde che ha in primis sottolineato come proteggere la natura e il clima sia importante anche dal punto di vista economico: “La biodiversità e la resilienza climatica sono elementi fondamentali per il benessere delle nostre comunità. Gli ecosistemi sani forniscono servizi essenziali, come la purificazione dell’acqua, il controllo delle inondazioni e la protezione dai disastri naturali. Quando questi servizi vengono compromessi, i costi per le nostre comunità aumentano drasticamente”. Fernandez ha poi presentato alcuni suggerimenti per un piano di polizia rurale che ponga al centro la biodiversità e la resilienza climatica. Tra questi, la creazione di meccanismi di monitoraggio e controllo, l’implementazione di programmi educativi e di formazione, lo sviluppo di partenariati e il coinvolgimento della comunità. Chiude gli interventi il membro del CEI (Comitato elettrico italiano) ed esperto di fulmini Fausto Del Pin che spiega come la situazione del Friuli-Venezia Giulia sia molto critica dal punto di vista del cambiamento climatico, ricordando, per esempio, come questi cambiamenti che dovevano avvenire gradualmente in migliaia di anni stiano invece subendo una accelerazione improvvisa dovuta all’azione dell’uomo e di questo l’agricoltura è responsabile al 25% di casi in tutto il Mondo e, al contempo, il Friuli-Venezia Giulia è ormai diventata la Regione dove cadono più fulmini in Europa con dei livelli paragonabili a quello delle regioni tropicali e ne consegue un riflesso chiaro ed evidente nel manifestarsi di fenomeni del tutto straordinari come la caduta di grandine grossa come palle da tennis e oltre, ed è
pertanto necessaria la messa in sicurezza delle persone da questi eventi elettrici e da quelli atmosferici a questi correlati. A conclusione, i promotori dichiarano che questo documento resta aperto a modifiche, e invitano esperti, professionisti e politici a dare un loro contributo. Inoltre a breve si aprirà una fase di dialogo con le amministrazioni comunali regionali. Il primo passo sarà quello di inviare a tutte le amministrazioni comunali del Friuli-Venezia Giulia il documento affinché possano implementare e rafforzare i loro piani di Polizia Rurale.