Presentato “Centenarie. Società sportive in Friuli Venezia Giulia”, volume del CONI FVG, curato da USSI
Alla fine del Quadriennio Olimpico conclusosi con le Olimpiadi di Tokyo nel 2021 il Comitato Regionale CONI Friuli Venezia Giulia, con il supporto di USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana, ha voluto raccogliere in una sola pubblicazione la storia di 42 società sportive Giuliane e Friulane che sono state testimoni delle vicissitudini del Friuli Venezia Giulia da un punto di vista non solo sportivo e agonistico, ma anche sociale, economico e politico. Lo sport dunque come metafora di vita: ne contraddistingue la storia e ne evidenzia il carattere; per questo si può affermare che esiste un “indice sportivo” per valutare la civiltà e lo sviluppo di un territorio.
L’associazionismo sportivo è stato – e continua a essere – fondamentale nello scrivere la storia della nostra regione, e del territorio giuliano in particolare, grazie ai suoi valori fondanti quali amicizia, impegno, solidarietà, rispetto delle regole, aiuto delle regole e, soprattutto, superamento delle divisioni politiche, linguistiche, di genere e religiose. Quei valori che hanno permesso ai sodalizi di attraversare anni ed eventi, di adeguarsi ai tempi e di accettare tutte le sfide del futuro, mantenendo una bacheca piena di ricordi e valori.
Il Bersaglio Triestino, costituito nel 1799 e poi rinominato Società Triestina di Tiro a Segno nel 1922, è indicato convenzionalmente come il primo sodalizio sportivo a Trieste. Insieme a questa disciplina arrivarono anche la ginnastica, il canottaggio e l’alpinismo portate nell’Ottocento da imprenditori e commercianti provenienti dai Paesi centro-nord europei perché attratti dal porto e dalla città emporio. Nei circoli sportivi si sono confrontate le più importanti menti e le migliori energie, basti pensare all’architetto Arduino Berlam che condivise all’interno della Lega Navale Italiana l’idea di realizzare un nuovo faro monumentale per celebrare l’indipendenza dall’Austria.
La Fondazione CRTrieste da sempre sostiene con convinzione le realtà e le iniziative sportive che permettono ai ragazzi e alle ragazze di formarsi, di sviluppare l’educazione, il rispetto reciproco e la socializzazione. Questo volume rappresenta, dunque, una preziosa testimonianza di molte delle associazioni che con la loro attività quotidiana e instancabile custodiscono e tramandano la tradizione e la passione per lo sport e il benessere psico-fisico, trasmettono ai giovani il valore delle discipline sportive e li spingono a dare il meglio di sé in un clima di sana competizione sia verso sé stessi sia verso gli altri. Motivi che hanno permesso a molti di questi sodalizi di beneficiare dei contributi erogati dalla Fondazione – ha dichiarato Loredana Catalfamo, membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione CRTrieste.
“La pubblicazione è nata dalla fruttuosa collaborazione con l’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) FVG ed è arricchita da immagini e da preziosi ricordi rappresentando non una semplice raccolta ma piuttosto il racconto della storia del nostro Associazionismo Sportivo e dei valori in cui tutti noi crediamo e che vogliamo condividere. Ringrazio sentitamente la Fondazione CRTrieste che, con le altre Fondazioni bancarie e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ci ha dato un sostegno concreto. Un sincero ringraziamento va anche agli autori (Guido Barella, Alessandra Beltrame, Matteo Contessa, Edi Fabris, Ian Grgic ed Emilio Ripari), a Tiglio Edizioni e a tutti gli amici sportivi che hanno creduto in questo importante progetto editoriale” – le parole di Giorgio Brandolin, Presidente CONI Friuli Venezia Giulia.