Presentato oggi a Milano nel Museo del ‘900 mittelfest 2019 tratterà il tema della leadership, declinato dall’arte all’economia, dalla famiglia alla politica

La 28.edizione del festival è stata presentata oggi a Milano nel Museo del Novecento dal presidente di Mittelfest Federico Rossi e dalla direttrice organizzativa Emanuela Furlan, e dal sindaco di Cividale Stefano Balloch. Non c’era il direttore artistico Haris Pašovi,  ancora ricoverato in ospedale ad Atene a seguito di un malore, che fino all’ultimo aveva sperato di poter rientrare (leggi il saluto Haris dall’ospedale di Atene  ). Fra gli ospiti Livia Pomodoro, celebre magistrato e già presidente del Tribunale di Milano, oggi direttrice dello Spazio Teatro No’hma, l’archistar Italo Rota

Com’è cambiato oggi il concetto di ‘leadership’? E come ci influenza questo cambiamento?
Parte da queste domande l’edizione 2019 di Mittelfest – festival di musica, teatro, danza di riferimento per l’area Centro europea e balcanica. Proprio con il tema Leadership, Mittelfest sarà in scena dal 12 al 21 luglio a Cividale del Friuli (Ud), sotto la direzione artistica di Haris Pašovi
, pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo, al secondo anno del suo mandato triennale.
Un tema denso e affascinante, difficile da contenere nelle forme tradizionali all’epoca dei social, declinato in vari aspetti. “Non c’è dubbio che, in un momento storico tanto travagliato per il futuro dell’Europa, l’arte e la cultura costituiscono l’humus senza il quale non sarà possibile alcuna rinascita, che per necessità dovrà essere fecondata dalla memoria e dall’immaginazione”, sottolinea il Presidente di Mittelfest Federico Rossi: “In questa ottica la presenza della Grecia come Paese ospite non porta solo uno straordinario contributo creativo, ma è anche testimonianza e monito che una vera Unione europea non può reggersi esclusivamente sulla base di logiche economiche e finanziarie, ma deve considerare pure i suoi debiti di arte, cultura, idee e valori, che sono tra le radici più fertili della civiltà europea”.

In numeri, Mittelfest quest’anno avrà 29 progetti artistici, 15 musicali, 8 teatrali, 4 di danza, 6 forum: per 7 prime assolute e 12 prime italiane, da oltre 12 Paesi d’Europa e oltre l’Europa.

Mittelfest ha come sostenitori la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Cividale, CiviBank, Ert FVG, Società filologica friulana (soci dell’Associazione Mittelfest), MIBAC, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Udine e Pordenone, Arlef – Agenzie regionâl pe lenghe furlane, Convivio Zorzettig, APT, Fazioli, Città Fiera.
E quest’anno vanta anche importanti collaborazioni internazionali con Onassis Stegi, sostenitore e produttore di 3 spettacoli nell’ambito del ‘Focus Grecia’, con il Dutch Performing Arts, che lavora alla promozione internazionale degli spettacoli olandesi con il contributo di Performing Arts Fund NL e sostiene 3 progetti musicali di grande livello, e con il Premio Internazionale Teresa Pomodoro – Spazio Teatro No’hma di Milano, diretto da Livia Pomodoro, che ha selezionato uno spettacolo del festival per candidarlo a concorrere al Premio nella prossima stagione.

Leadership

“Con gli smartphone in mano abbiamo la sensazione di controllare la vita. Poi ci capita di scoprire che molte operazioni vengono fatte in internet da persone che influenzano la nostra esistenza e all’improvviso da controllori ci rendiamo conto di essere controllati”, spiega il direttore Pašovi
, ritornando al tema di questa edizione, “Tuttavia, esistono ancora le tradizionali forme di leadership, e la leadership sembra tuttora necessaria non solo nella politica, ma anche nella società, negli affari, nelle arti, nella scienza, nella famiglia, persino nelle relazioni amorose”.

Il programma

Il 12 luglio ad INAUGURARE il cartellone sarà il concerto Leader, con l’ungherese Savaria Symphony Orchestra diretta da Marco Feruglio e musiche di L. V. Beethoven. Tra queste spiccano l’Eroica, inizialmente dedicata al ‘leader’ Napoleone dallo stesso Beethoven, che poi ritirò la dedica quando il generale divenne tiranno, e Coriolano, ispirata alla figura drammatica del condottiero romano. Il concerto vedrà l’eccezionale partecipazione del violinista armeno Sergej Khachatryan.
La giornata inaugurale continua con il debutto assoluto dello spettacolo L’infinito tra parentesi, che segna la prima volta del giallista e chimico Marco Malvaldi a teatro e unisce, sotto la regia di Piero Maccarinelli, i due fratelli – in scena e nella vita – Giovanni e Maddalena Crippa. Lo spettacolo, coprodotto da Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Nazionale della Toscana e Mittelfest 2019, pone un tema sempre più pressante oggi, ovvero quello della contesa tra la leadership della scienza o della cultura umanistica,
Questo primo giorno del festival si conclude con ritmo, grazie alla slovacca Pressburger Klezmer Band che porterà grande musica folk e dei Balcani, mescolandola con inserti klezmer, atmosfere orientali, jazz, reggae e latino.

Proseguendo ad esplorare il programma per aree tematiche, tratterà di leadership politica, e dei pericoli di una sua degenerazione lo spettacolo prodotto dal Berliner Ensemble Tamburo di Latta / The Tin Drum dal capolavoro del premio Nobel Günter Grass (14 luglio, prima nazionale). Accanto a questo c’è lo spettacolo Giulio Cesare. Pezzi staccati (13-14 luglio) del maggiore maestro italiano – e uno dei maggiori a livello internazionale – nel teatro di ricerca, Romeo Castellucci, che sezionerà il dramma finale del grande dictator romano, anche fondatore di Cividale del Friuli (Forum Iulii).
Nel suo stile originale anche Giuliana Musso ci fa riflettere sul nostro tempo, sull’omologazione e sulla perdita del proprio sé autentico, con La scimmia (18 luglio, prima assoluta): uno spettacolo di cui è autrice e interprete, liberamente tratto da Una relazione per un’accademia di Franz Kafka.

Altri spettacoli sulla leadership politica, e sulle sue conseguenze, rientrano dentro un ampio FOCUS GRECIA. Quest’anno si è scelto di partire dalla Grecia, culla della civiltà occidentale e dunque leader di una storia che continua, tra inciampi e rilanci, e che ora cerca di ripartire, come ha fatto all’origine, dalla cultura. La Grecia sarà raccontata con sei spettacoli, tra prosa, musica, danza diretti da alcuni dei maggiori registi ellenici di oggi. Tra questi Collina 731 / Hill 731 (14 luglio, prima nazionale) che inizia dalla collina in cui un piccolo esercito greco sconfisse l’armata di Mussolini, diretto e scritto da Aris Biniaris. Ancora sul tema del confronto inatteso tra piccolo e grande, tra natura e Storia, tra la legge del sangue e la legge della città – che ricorda quello della Grecia di fronte alla realpolitik europea – è l’originale Antigone di Konstantinos Ntellas (15 luglio, prima nazionale), che ha trionfato lo scorso anno a Epidauro. Rovescia il problema fino al paradosso, poi, lo spettacolo Città pulita / Clean city (20 luglio) dei due registi Anestis Azas e Podromos Tsinikoris. Di fronte alla tolleranza zero per lo straniero che si inneggia in Grecia e in Europa, si chiedono: ma chi tiene davvero pulite le nostre città? E mettono in scena 5 vere donne immigrate delle pulizie (Clean city sarà a Mittelfest in collaborazione con il festival Milano incontra la Grecia).
Il focus Grecia si completa con uno show poetico di teatro di figura tratto da Le funambule di Jean Genet, intitolato Una breve guida per futuri funamboli / A Brief Guide for Prospective Tightrope Walkers (14 luglio, prima nazionale), di Stathis Markopoulos, selezionato dal Premio Internazionale Teresa Pomodoro dello Spazio No’hma di Milano, dove giungerà la prossima stagione. E con due grandi spettacoli di danza: il coloratissimo Bastet (20 luglio, prima nazionale) della coreografa Marianna Kavallieratos, che esalta la potenza dell’energia femminile e della madre natura da cui ci stiamo allontanando, e Anonymo di Tzeni Argyriou (21 luglio, prima nazionale), che ripercorre la storia dell’arte, quando non era questione di ‘firma’, ma pura necessità espressiva.
A lato degli spettacoli, il Focus ospiterà due forum: uno vedrà la presenza dell’ex Primo Ministro ellenico Giorgos Papandreou.

Il tema della leadership femminile è invece il centro dello spettacolo Sissignora! (16 – 19 luglio prima assoluta), il nuovo spettacolo di ‘teatro partecipato’ di Rita Maffei, con attori professionisti e esperti della vita quotidiana, prodotto da Mittelfest con CSS Teatro Stabile di Innovazione FVG. A suo modo, anche nel rovesciamento en travesti di King Lear di Shakespeare, che diventa Queen Lear (16 luglio) con le invenzioni della compagnia Nina’s Drag Queens, tutto si tinge al femminile, e tenere lo scettro della vita diventa una sfida nuova.

Ci sono poi i veri leader nella propria arte. Così il pianista star croato Ivo Pogorelich (19 luglio), che per Mittelfest eseguirà un recital pianistico da Bach a Beethoven, Chopin e Ravel;
il duo geniale composto dal mandolinista Avi Avital e dal contrabbassista Omer Avital nello spettacolo etno-jazz Avital meets Avital (20 luglio, prima italiana):
Il cantautore italiano Simone Cristicchi porta a Mittelfest un concerto acustico, per un pubblico più intimo, dal titolo Abbi cura di me / Acoustic Live (17 luglio).
E anche il più giovane e pluripremiato Michele Marco Rossi, per alcuni critici il nuovo Giovanni Sollima, è un ‘leader’ della nuova musica, con De culpa sonoris (14 luglio, prima assoluta).

Star musicali e in particolare del jazz le ritroviamo anche nell’incredibile orchestra olandese del Concertgebouw, diretta da Jules Buckley, che presenterà a Mittelfest un Omaggio a Nina Simone, Mississippi Goddam (19 luglio, prima nazionale), la grande cantante di colore che impose il proprio talento nella lotta contro le discriminazioni della leadership bianca. E così per il concerto sperimentale Sentieri di legno / Trails of wood (18 luglio, prima nazionale) performance di musica contemporanea per i 6 percussionisti di Slagwerk Den Haag,.
Questi due spettacoli, insieme al concerto-performance Subverse (13 luglio, prima assoluta) di Diamanda La Berge Dramm – star nascente del violino, capace di portare agli estremi il suono del proprio strumento, mentre suona anche tamburi e pedaliera – sono presenti a Mittelfest con il sostegno di Dutch Performing Arts.

Altri sono talenti per future leadership, come il russo Dmitry Shishkin, già vincitore del Concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia, che offrirà un recital pianistico da Chopin (17 luglio), Emanuela Battigelli, arpista friulana, presente in ensemble di primo piano e protagonista di grandi esecuzioni soliste in Celebrating life (21 luglio). E i giovani talenti di Associazione Progetto Musica e del Conservatorio Tomadini di Udine, e del Conservatorio Tartini di Trieste che offriranno il concerto Quo vadis? (16 luglio, prima nazionale), con musiche dal XVII secolo a oggi.

Negli altri spettacoli, il leader pacifista e riformista del Burkina Faso Thomas Sankara sarà celebrato nello spettacolo di danza Senza Sankara (15 luglio), con artisti africani guidati da Filippo Ughi; mentre il concerto jazz mediterraneo e contemporaneo di Tamara Obrovac con Transhistria Ensemble, una delle band più originali del Balcani, daranno prova della leadership condivisa, tipica del jazz (15 luglio).

Un classico del balletto, Giselle, arriva dall’Opera Balet di Lubiana (13 luglio, prima nazionale) a testimoniare la leadership dell’amore, fino alla morte.

Il festival si conclude il 21 luglio in un grande concerto-recital prodotto con il sostegno di Arlef: Maraveis in sfrese/ Meraviglie socchiuse (prima assoluta), con l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, diretta da Walter Themel e Nuovo AuriCorale Vivavoce diretto da Monica Cesar, e la direzione artistica di Marco Maria Tosolini: con la musica, con testi in friulano di Carlo Tolazzi, immagini d’arte e uno spettacolo di luci si ripercorrerà la storia della musica e dell’arte friulana, spesso misconosciuta, eppure ricca di importanti contributi.

Oltre agli spettacoli si terranno forum di approfondimento – lo scrittore Erri de Luca tra gli ospiti – mostre e altri progetti speciali che saranno presentati in seguito.

E naturalmente Mittelfest è anche la sua terra e la sua città, Cividale, patrimonio mondiale dell’Unesco: una rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini e un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un punto di riferimento enogastronomico internazionale attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone di cui si può godere durante il festival anche attraverso le tante iniziative collaterali previste

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