Regione Futura, Emanuele Zanon: « ripensare al sistema dell’emergenza nell’area montana. Riaprire il Punto di Primo Intervento di Maniago»
«Diventa improcrastinabile un ripensamento del sistema dell’emergenza nell’area montana ragionando sulle specificità del territorio, sia dal punto di vista orografico che da quello dell’eterogeneità e della frammentazione degli insediamenti. A iniziare intanto dalla riapertura del Punto di Primo Intervento di Maniago, dove il rischio è che si perda un presidio fondamentale per l’assistenza sanitaria nell’area pedemontana e montana, proprio nel periodo estivo che già fisiologicamente è critico, sia in termini di organico sia di sovra-afflusso di residenti che si trasferiscono nelle seconde case nei mesi caldi» si dice preoccupato Emanuele Zanon, rappresentante di Movimento Futura in Consiglio Regionale. Dall’insorgere della pandemia Covid-19 nell’inverno 2020, le popolazioni della Pedemontana occidentale hanno assistito a un susseguirsi di chiusure e riaperture del Punto di Primo Intervento nel Presidio Ospedaliero per la Salute di Maniago.
«Se da un lato è chiaro che le cure specialistiche richiedano strutture idonee centralizzate, la rege dell’assistenza sanitaria d’emergenza deve invece garantire la massima capillarità e omogeneità delle prestazioni su tutto il territorio» prosegue Zanon che in riferimento al PPI di Maniago precisa come «rafforzamento di un sistema di emergenza-urgenza sul maniaghese contribuirebbe non solo a migliorare la risposta dell’area ma anche a sgravare l’accesso ad altri Pronto soccorso, soprattutto per i codici bianchi e verdi».
«La difficoltà aumenta durante i mesi estivi, quando queste aree si ripopolano per effetto del rientro di nostri emigranti residenti all’estero o in altre regioni, ma anche di qui mantiene la seconda casa. Senza contare il grande afflusso di sportivi e turisti che quotidianamente praticano attività di volo libero, escursionismo, ciclismo. Questo determina la necessità di un punto di soccorso di prossimità efficiente e operativo» conclude il rappresentante di Regione Futura.
«Sono trascorsi sette mesi dall’ultima chiusura del punto. Oggi con la curva dei contagi ridotta ai minimi termini e la chiusura dei reparti Covid, il perdurare dell’assenza del servizio non risulta motivato» conclude Zanon che già più volte nei mesi passati aveva manifestato timori per l’interruzione del servizio in questo territorio, così come espresso anche amministratori locali, non da ultimo dal Consigliere comunale di Maniago Cesare Monea e del Comitato “Pedemontana Vive”.