Rosa nero
In quei giorni erano tutti schierati con il condottiero fiorentino e il fedele triestino, tranne uno che era andato a Parigi e pochi altri che si alzarono dallo scranno per dichiarare il loro voto contrario in Aula a Montecitorio o a Palazzo Madama. Ora, molti di questi, non il condottiero e l’amico/alleato(?!) della Roma bene e pasciuta, si danno da fare per impedire che l’Italia, grazie a quella legge elettorale, cada in mano definitivamente agli amici di Orban e della Le Pen. Si sono accorti finalmente che le leggi elettorali si fanno per tutti non solo per una parte: speriamo di farcela. Zihal