Terza edizione del premio Roberto Visintin vinto da Tommaso Speccher con il libro “La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo”
La terza edizione del premio Roberto Visintin, promosso dall’associazione Apertamente e dalla famiglia di Roberto, a ricordo del giovane studioso scomparso prematuramente qualche anno fa, è stata vinta da Tommaso Speccher con il libro “La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo”, edito da Laterza. L’autore è dottore di ricerca in filosofia contemporanea alla Freie Universität di Berlino; dal 2008 si occupa di divulgazione storica, culturale e politica come responsabile di alcuni memoriali e musei berlinesi. È autore di monografie in lingua tedesca sui temi della memoria e del ventesimo secolo. La commissione giudicatrice, presieduta da Andrea Bellavite, giornalista e Direttore della Società di Gestione della Basilica di Aquileia, dall’insegnante e giornalista Emanuela Masseria e da Marco Menato, già direttore della Biblioteca Statale Isontina, ha motivato così la scelta: “Il libro di Tommaso Speccher, ripercorrendo in chiave storica il periodo successivo alla seconda guerra mondiale in Germania, evidenzia molti temi decisivi non soltanto per quella Nazione liberata dal nazismo, ma per tutti i popoli e per ogni persona. Emblematicamente, la grande e per certi versi finora poco sottolineata fatica dimostrata dai tedeschi nel “fare i conti con la storia”, pone problemi che trascendono quei particolari tempi e spazi. La questione della giustizia si intreccia con quella fondamentale della colpa, così come la condanna si coniuga singolarmente con il decisivo tema della memoria. Speccher, con un linguaggio semplice e con una formidabile preparazione storico scientifica, accompagna il lettore in un viaggio che suscita indignazione e ammirazione, inquietudine e rimorso, interesse e passione. In ogni caso, il volume spazza via i pregiudizi e le frasi fatte. Non si tratta di “aver fatto i conti con il nazismo”, ma di identificare un lungo processo di trasformazione, costituito da slanci in avanti e ricadute nel passato, là dove la questione della qualità del ricordo rimane aperta maggiormente a nuovi interrogativi piuttosto che a risposte definitive”..
Come già nelle scorse edizioni il Premio verrà assegnato nell’ambito della rassegna di primavera de “Il libro delle 18.03”. La cerimonia di consegna al vincitore si terrà come sempre a Sagrado in una data che verrà comunicata in occasione della presentazione della rassegna letteraria, il 30 marzo presso la mediateca di Gorizia.
Il vincitore della prima edizione, il giornalista Matteo Femia, descrive con queste parole lo spirito del premio: “Il Premio Roberto Visintin è come quei venti e quelle acque capaci di superare ogni argine imposto, perché dedicato a un uomo che attraverso l’amore per la cultura, la letteratura e la Storia aveva fatto della volontà di condivisione e della sete di conoscenza le pietre miliari della propria esistenza. L’associazione Apertamente e la famiglia di Roberto proseguono così nel solco da lui indicato e nel modo migliore per rendere onore alla sua figura: con un premio che porta il suo nome e con cui si promuovono le mescolanze fertili, il plurilinguismo fruttuoso, la memoria condivisa di questi territori, dove la frontiera tra idee, popoli e mercati è stata spesso virtuosa, talvolta sanguinosa, certamente mai banale. Il premio Visintin rappresenta alla perfezione il tratto migliore di queste zone di confine: è l’azione di uomini che costruiscono e non distruggono”. Come nello spirito di Nova Gorica – Gorizia 2025.