Salute: Fasiolo (Pd), potenziare pubblico con assunzioni
«Il potenziamento del sistema sanitario pubblico è necessario e passa necessariamente per assunzioni di personale nelle Aziende: solo così diminuirà il pericolo di fuga di pazienti fuori regione oltre a garantire i livelli essenziali di assistenza». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire le tempistiche sulla procedura volta alle assunzioni nelle Aziende sanitarie regionali.
«Come previsto dalle linee annuali (deliberate dalla stessa giunta) le Aziende sanitarie devono predisporre il Piano triennale dei fabbisogni di personale che la direzione centrale Salute, previa valutazione di Arcs, provvederà ad approvare, autorizzando in tal modo i piani delle assunzioni utili alla copertura della dotazione organica prevista nell’annualità 2024. All’assessore – continua Fasiolo – ho però rilevato che non sono state esplicitate le tempistiche della procedura, chiedendo quindi di conoscere a che punto è la procedura assunzionale prevista dal piano triennale e annuale dei fabbisogni di personale (Ptfp) 2024-2026. Dalla risposta ricevuta emerge però un ritardo, essendo già passati quattro mesi dall’inizio d’anno. Su 1.221 uscite di personale nel 2023 ben 565 sono dimissioni volontarie e solo 382 quelle per pensionamento. Inoltre – sottolinea Fasiolo – l’incremento di circa 27,5 milioni di maggior fabbisogno per il 2024 rispetto al vincolo di spesa del 2023 non è significativo. Ho pertanto chiesto il dettaglio delle strategie che l’assessore intende utilizzare per evitare le fughe in altre regioni e le liste di attesa. Quali i concorsi espletati, quali quelli previsti se rivolti a medici, a personale infermieristico, e sulla base di quali priorità. Ho assunto come esempio l’Asugi, che ha una previsione per il 2024 di quattro milioni superiore al tetto del 2023: saranno assunti medici, infermieri, tecnici e in quali proporzioni ? Domande ancora coperte dalla vaghezza».