Sanità: Cosolini (Pd), Bersagli dell’istituto Sant’Anna di Pisa segna peggioramento, giunta intervenga
“Il sistema del Fvg peggiora, a partire dall’accesso agli interventi chirurgici oncologici di fascia A e dai tempi lunghi di attesa nella specialistica ambulatoriale. Due situazioni critiche che hanno un forte impatto sulla salute dei cittadini insieme ad altre criticità delle quali la Giunta dovrebbe prendere atto e agire di conseguenza”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale, Roberto Cosolini (Partito democratico) commentando i dati del rapporto Bersagli, dell’istituto Sant’Anna di Pisa che misura le prestazioni dei sistemi regionali e delle aziende sanitarie. “In estrema sintesi – commenta Cosolini – il sistema evidenzia che dei 157 indicatori di valutazione calcolati a settembre 2023, il Fvg mostra un quadro con una quota pari al 33 per cento degli indicatori che risulta migliorato rispetto all’anno precedente, una quota pari al 13 per cento che resta stabile e il restante 54 per cento che risulta peggiorato. Siamo dunque in presenza di un saldo negativo che preoccupa maggiormente se si considera che gli indicatori peggiorati pesano di più sulla condizione di salute generale dei cittadini”. Nella prossima legge di Stabilità 2024, ricorda Cosolini, “la Giunta incrementa in modo non sufficiente il finanziamento al settore sanitario e anche negli anni passati c’è stato un incremento di spesa”. “Fermo restando che un aumento di finanziamenti al comparto è fisiologico se si vuole tenere il passo con i crescenti bisogni di salute, come le cronicità e l’invecchiamento della popolazione, e soprattutto con i nuovi ritrovati tecnologici di cura, ciò che colpisce è l’inefficacia del sistema evidenziato dal rapporto Bersagli – aggiunge il consigliere -. Al di là di considerazioni di bocciatura politica, si tratta di dati preoccupanti. Perché un sistema in buona misura inefficace assorbe risorse sia finanziarie che di personale,invero assai rare oggigiorno, senza produrre un corrispondente guadagno in salute”. Per questi motivi, conclude Cosolini, “abbiamo intenzione di presentare alcuni emendamenti nella prossima legge di stabilità che andrebbero a incidere sulle questioni sollevate e in particolare su un piano straordinario per il recupero delle prestazioni chirurgiche e un finanziamento ulteriore alle Aziende sanitarie. Quest’ultimo intervento per essere efficace richiede un salto di qualità nei management di vertice del sistema: innovazione nei processi, coinvolgimento dei professionisti, miglioramento del clima aziendale sono mancati in questi anni e sono invece necessari”.