Sanità: Spitaleri (Pd), chiede lumi a Riccardi: dove e come vanno i 750 mln? Lui millanta meriti “futuri”
“No alla lotteria dei numeri per fare audience. Il Governo regionale con l’assessore competente dica concretamente i progetti su cui intende investire le risorse, dove intende allocare concretamente servizi, chi sono i soggetti responsabili della programmazione, quali sono i percorsi di coinvolgimento di professionisti, delle organizzazioni sindacali e di rappresentanza territoriale, quali gli output attesi e se rafforzano il sistema sanitario pubblico”. Lo chiede Salvatore Spitaleri del Pd, all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, il quale ha rivendicato che in questa legislatura “investiremo 750 milioni”. “E’ interessante comprendere – aggiunge Spitaleri – quante di queste risorse provengono da fondi diretti ed indiretti a carattere nazionale. Altrimenti, il tutto si riduce all’ennesima prova muscolare che, ormai, anche dopo i risultati degli studi di Sant’Anna, lasciano il tempo che trovano”. Il riferimento di Spitaleri è a quanto annunciato ieri (14 giugno) dall’assessore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto in presenza all’incontro “Essere medico oggi: etica, deontologia e politiche sanitarie” organizzato dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo). Riccardi nel suo intervento ha rivendicato 750 mln investiti in Fvg durante questa legislatura con 220 milioni sono destinati alla sanità territoriale: “La dotazione finanziaria nell’ambito della sanità regionale in Friuli Venezia Giulia negli ultimi 10 anni è stata di un miliardo e 355 milioni di euro ha detto Ricarti. Di questa somma, 750 milioni li investiremo durante questa legislatura e, di questi, 220 sono dedicati alla sanità territoriale, prevalentemente per tecnologie per risposta ambulatoriale e per le strutture che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) identifica in ospedali e Case di comunità, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale”. L’assessore ha poi sottolineato come l’Amministrazione regionale stia facendo importanti sforzi per il miglioramento reale delle strutture ospedaliere anche se in realtà ad accorgersene sono davvero pochi. “Il Pnrr, ha aggiunto l’assessore, è una grande occasione anche in ambito sanità, ma non risolve tutte le problematiche che la Regione sta affrontando con decisione e a occhi bene aperti, a partire dalla scarsa disponibilità di competenze professionali nelle diverse specialità – ha continuato Riccardi -. Stiamo lavorando alacremente per una programmazione adeguata in questo senso che richiederà 2-3 anni di transizione; tempi, questi ultimi, che ci vedranno particolarmente impegnati – ha concluso – a partire dalla medicina generale per passare ai sistemi di emergenza-urgenza”. Insomma Riccardi rilancia ad un futuro radioso nelle sue mani ben oltre la scadenza della legislatura e per farlo sembra rilanciare a suon di tarantella un bel “chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammece ‘o passato… Ma per fortuna noi non dimentichiamo.