Sarebbero partiti da Monfalcone razzi anticarro per la guerra saudita in Yemen
In un articolo a firma Andrea Moizo sul Fatto Quotidiano in edicola da questa mattina (29/05/2019), si denuncia che bazooka e razzi anticarro sarebbero stati caricati nel porto di Monfalcone a bordo di una nave ucraina. Secondo il quotidiano diretto da Marco Travaglio la notizia avrebbe visto la protesta dei portuali che nessuno avrebbe avvertito della movimentazione di questo particolare carico, almeno secondo quanto dichiarato dalla Filt Cgil. Le armi, trecentosessanta bazooka e 415 missili anticarro di provenienza ucraina avrebbero come destinazione il ministero dell’Interno dell’Arabia Saudita, a Gedda. A curare la spedizione, Bahri Bolloré Logistics, joint venture fra il gruppo francese Bolloré e la società parastatale araba Bahri, la stessa che è anche società armatrice della Yanbu, la nave respinta poco più di una settimana fa dal porto di Genova. Oltre ai dettagli dell’operazione di carico sarebbe da capire quale strada abbiano percorso gli armamenti. E’ facile intuire che camion con il pericoloso carico abbiano percorso la rete autostradale dal confine sloveno fino al porto di Monfalcone. Sarebbe anche opportuno sapere se tutte le regole per tali trasporti siano state rispettate.