Scatta la mobilitazione di Cgil e Uil dopo la tragedia di Firenze: due ore di sciopero e presidi anche in Fvg
Scatta la mobilitazione di Cgil e Uil dopo la tragedia di Firenze. Sotto accusa la catena degli appalti, il dumping contrattuale, la carenza di controlli. La protesta del sindacato davanti alle prefetture. La piena agibilità per il ruolo dei rappresentanti della sicurezza aziendali e territoriali. La parità di trattamento per i lavoratori occupati nella catena degli appalti e la responsabilità dell’impresa committente. La corretta applicazione dei contratti nazionali di riferimento, firmati dai sindacati più rappresentativi. La formazione obbligatoria per tutti prima di accedere al luogo di lavoro. È quanto chiedono Cgil e Uil, che dopo il tragico incidente di Firenze, costato la vita a cinque lavoratori edili, chiamano il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza a un’assunzione di responsabilità rispetto a un’emergenza quotidiana. «Gare al massimo ribasso, appalti a cascata, precarietà del lavoro e mancanza di controlli sui luoghi di lavoro sono conseguenze di scelte, non fatalità», si legge nel volantino con cui le segreterie nazionali di Cisl e Uil proclamano una mobilitazione per la giornata di domani.
La protesta riguarderà ovviamente anche il Friuli Venezia Giulia, con uno sciopero di due ore proclamato a fine giornata o a fine turno su tutto il territorio regionale nell’edilizia e nelle imprese della meccanica, ma che in ciascuna provincia potrà interessare anche altri comparti. A Pordenone, ad esempio, lo stop riguarderà tutti i settori, e anche a Trieste sono diverse le categorie che hanno proclamato l’astensione dal lavoro.
Cgil e Uil hanno anche indetto due presidi davanti alle Prefetture di Trieste (piazza Unità) e di Pordenone (piazza del Popolo), entrambi dalle 15 alle 17 di domani. A Udine le segreterie provinciali dei due sindacati hanno chiesto e ottenuto, sempre per domani, un incontro sul Prefetto sul tema sicurezza del lavoro, con l’obiettivo di denunciare le principali criticità e di illustrare i contenuti della piattaforma nazionale sulla sicurezza dei sindacati confederali. Riflettori anche sulla crescita degli infortuni mortali in regione, che nel 2023 sono stati 2022, contro i 10 del 2022, mentre si è registrata una flessione del 6% nei casi denunciati, che lo scorso anno sono stati 15.732, contro i 16.786 del 2022.