Scendiamo in strada contro i femminicidi e la violenza di genere: Flashmob sabato a Spilimbergo

Sabato 25 Novembre a Spilimbergo di fronte alla Scuola del Mosaico (Via Corridoni, 6) alle Ore 10:45 flashmob contro i femminicidi e la violenza di genere organizzata dal gruppo Gruppo Giovani NoInc. Si legge in una nota del gruppo:  “Scendiamo nelle strade per Giulia Cecchettin, l’ennesima sorella uccisa per mano della violenza patriarcale. Riuniamoci per Giulia e per tutte le altre 104 sorelle vittime di violenza di genere solo nell’ultimo anno. Questa violenza strutturale, che permane ogni ambito della nostra vita, protegge i loro assassini, e tutti quelli che sono complici o in silenzio davanti a atti violenti dal catcalling, allo stalking, all’abuso, al femminicidio. Viviamo in una società che non ci tutela, ma contribuisce a questa violenza perché invece di cercare “due ragazzi scomparsi” stiamo cercando un carnefice ed una vittima, invece di giustificare e normalizzare il comportamento di lui con narrazioni tossiche di “amore malato” o “amore ossessivo” abbiamo bisogno di educazione sessuale, emotiva e relazionale che sia incentrata sul consenso e il rispetto. La rabbia che ci muove ci rende determinate a scendere nelle strade per farci sentire, per gridare fino all’ultimo fiato in gola che ci vogliamo vive, ci vogliamo sognanti, ci vogliamo sicure nelle nostre case e per le strade e vogliamo poterlo lasciare senza alcuna paura. Ieri, oggi e sempre non staremo in silenzio di fronte a queste violenze. Vogliamo porre fine alla cultura dello stupro e del femminicidio che ci vede continuamente vittime di questi uomini intoccabili, continuamente giustificati e le cui azioni imperdonabili vengono normalizzate. “Ma era un bravo ragazzo” sono infatti le parole che proteggono l’ennesimo omicida, ma nessuna sbarra o punizione potrà mai salvarci. La colpa della morte di Giulia e delle 104 sorelle morte quest’anno è anche di chi continua a perpetrare questa narrativa e chi legifera contro la libertà dei nostri corpi; sono colpevoli proprio i partiti al potere che hanno bocciato ogni legge sull’educazione sessuale ed emotiva nelle scuole e si sono astenuti al voto per la Convenzione di Istanbul. Quante sorelle dovremo ancora perdere? Siamo stufi della stampa che spettacolarizza e profitta sulle morti delle nostre sorelle, distorcendo la realtà, e rendendo ogni morte un evento singolo ed individuale quando sappiamo essere strutturale, continuo e multiforme. Condanniamo tutti quelli che praticano la violenza di genere e coloro che si voltano dall’altra parte permettendo che continui, figli sani del patriarcato. Per questo e per mille altri motivi sabato 25 novembre ci troveremo davanti alla Scuola del Mosaico per ricordare Giulia, Manuela, Nadia e tutte le altre sorelle. Poi creeremo un presidio permanente contro la violenza di genere. 105 fazzoletti con i loro nomi. Lo vogliamo mettere sul perimetro esterno della biblioteca, al cui interno è già presente una panchina sul tema. A Spilimbergo, la biblioteca, è il simbolo per eccellenza della cultura e attraverso l’educazione possiamo sperare in un futuro dove siamo libere e sicure. Speriamo che il comune comprenda e dia il permesso di lasciare, su una semplice ringhiera, un segno così piccolo ma così fondamentale. Scenderemo in strada con la nostra rabbia, con la nostra tristezza e le lacrime per Giulia, Nadia, Manuela e tutte le altre sorelle”.