Serate del cinema muto: martedì 29 aprile Varieté a Cinemazero di Pordenone

Cinemazero, in collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto e La Cineteca del Friuli, ripropone la visione dei grandi film del 1925 grazie alla rassegna Serate di Cinema Muto – Capolavori Centenari.
Martedì 29 aprile alle 20.45 Varieté (1925), diretto da Ewald André Dupont e tratto dal romanzo Der Eid des Stephan Huller , esempio del gusto kitsch d’inizio secolo.
La copia restaurata proveniente dalla FW Murnau Stiftung di Wiesbaden, sarà introdotta in sala da un breve approfondimento critico a cura di Paolo A. D’Andrea.

Narrata dal punto di vista di un uomo condannato per omicidio, la trama è un lungo flashback sul conflitto tra trapezisti, alimentato dalla gelosia, che raggiunge l’apice della suspense in sequenze girate ad altezze da capogiro.
Il successo internazionale di Varieté , che per Dupont rappresentò il biglietto d’ingresso a Hollywood, era dovuto al persistente fascino del melodrammatico triangolo amoroso tra acrobati su cui si incentra la trama. Varieté è un dramma degli istinti che intreccia il tema della ribellione e quello della sottomissione. Il circo, all’epoca, costituiva insieme al music-hall uno degli scenari preferiti del cinema tedesco. Il circo, il luna park o il music-hall tentano di gettare uno sguardo al di là del visibile, del quotidiano: è il mondo delle illusioni, dei travestimenti, della sfida nei confronti della morte, dei drammi privati gettati in pasto al pubblico. Nel caso di Varieté , attraverso la semplice vicenda di un triangolo amoroso, il tentativo è quello di indagare la profondità dell’animo umano ei suoi lati più oscuri, interrogandosi sulla natura degli istinti che possono impadronirsi di un uomo fino a spingerlo a commettere un delitto passionale.
Serate di cinema muto si concluderà con Le due madri di Jacques Feyder ( Visages d’enfants , Svizzera/Francia, 1925, 114′) martedì 27 maggio, sempre alle 20.45