Si intensifica il percorso di radicamento, si è costituita a Trieste la Comunità del Patto per l’Autonomia
Trieste con la sua vocazione di città internazionale e pluriculturale – può trascinare la Regione in una dimensione europea. La Comunità del Patto per l’Autonomia di Trieste – nel corso dell’incontro che ne ha sancito la costituzione sabato 23 febbraio – ha chiarito subito quale è la sfida che attende il capoluogo regionale e, di conseguenza, l’intero Friuli-Venezia Giulia.
Numerosa è stata la partecipazione, all’Antico Caffè San Marco, all’incontro di costituzione della Comunità di Trieste, la cui nascita «va a sanare un vulnus», come ha spiegato il coordinatore Federico Monti. Il Patto per l’Autonomia, che non ce l’aveva fatta a raccogliere le firme necessarie per partecipare con una propria lista alle regionali dell’aprile 2018 nella circoscrizione di Trieste – riuscendo comunque nell’impresa di eleggere due consiglieri –, riprende, dunque, con nuovi impegno ed energia il cammino intrapreso e si presenta nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia con una Comunità che raccoglie la «sfida di rilanciare la città sul piano internazionale, e con essa l’intera regione, in una logica di autogoverno del territorio», ha sottolineato il segretario del partito e capogruppo in Regione Massimo Moretuzzo. Una scelta naturale per «un movimento fortemente europeista, che vuole restituire alle comunità locali la possibilità di discutere sulle questioni che decideranno del loro futuro e di avere una adeguata rappresentatività sul territorio», hanno ribadito Federico Monti e Massimo Braini, referenti della Comunità di Trieste con Federica Romanin.
Con questa prospettiva e «nel momento in cui l’Europa è minacciata da una deriva sovranista e dal riemergere di spinte nazionaliste – ha concluso Moretuzzo –, pensiamo che il Friuli-Venezia Giulia possa appropriarsi di una dimensione europea – anche per il suo carattere plurilingue e pluriculturale – e possa farlo grazie a Trieste, di nuovo capace di decidere le proprie sorti. Ci sono molte opportunità da cogliere – prima tra tutte, quella legata allo sviluppo della portualità – per garantire un futuro alla città e, conseguentemente, a tutto il Friuli-Venezia Giulia. Basta con le dinamiche da Risiko, si valorizzino finalmente le peculiarità dei diversi territori che compongono la regione – con le loro straordinarie potenzialità anche economiche – e si guardi all’Europa con rinnovato interesse».
La prossima Comunità del Patto per l’Autonomia a essere costituita sarà quella di Mereto di Tomba. L’appuntamento è per giovedì 28 febbraio, alle 20.30, nella Sala della comunità di San Marco di Mereto di Tomba. Saranno presenti i consiglieri regionali Bidoli e Moretuzzo che proseguiranno nel percorso di ascolto e condivisione di idee e progetti per il futuro delle comunità attraverso il confronto con i cittadini.