Siccità, chiusa la stalla a buoi scappati: la Regione stanzia 18 milioni per bacini idrici. Da Roma 4,2 milioni al Fvg per l’emergenza

Bacino a secco, foto di repertorio

Il rincorrere le emergenze è una italica costante e anche il Fvg non fa eccezione. Così mentre il Governo nazionale ha decretato lo stato di emergenza per la siccità, includendo il Friuli Venezia Giulia fra le cinque regioni colpite e stanziando già una prima somma di 4,2 milioni su gli oltre 36 milioni di euro complessivi,  anche la giunta regionale ha deciso uno stanziamento di 18 milioni che serviranno ad aumentare le capacità di trattenere acqua piovana da utilizzare per irrigare in estate. Si chiude la stalla a buoi scappati. Ma cosa ci possiamo fare, la cifra con la quale valutare la politica dovrebbe essere l’efficienza e la capacità di programmazione, non l’utilizzo della propria immagine mediatica di cui Fedriga è evidentemente maestro grazie all’uso “sapiente” della comunicazione e dei giornali amici. Tornando allo stanziamento, in sostanza si tratta di realizzare nuovi bacini idrici, che permettono di trattenere l’acqua nei mesi più piovosi e di utilizzarla quando vi è più bisogno. Ovviamente si tratta di un provvedimento non solo tardivo ma i cui tempi non saranno  rapidi e comunque utili soprattutto per l’agricoltura. L’operazione non risolverà invece  le necessità delle falde che sono il vero problema per l’approvvigionamento degli acquedotti che, se pur in maniera minore di altre zone del paese, patiscono anche le perdite provocate da tubazioni colabrodo. “Attraverso lo stanziamento di 18 milioni di euro la Regione sostiene la creazione di nuove opere e il completamento di quelle in fase di realizzazione per la raccolta dell’acqua, di modo da far fronte alle criticità legate alla diminuzione delle precipitazioni che riguarda, ormai, anche il nostro territorio. In questo modo aggiungiamo ai 5 milioni già stanziati a favore dei consorzi di bonifica per l’efficientamento della rete idrica le risorse necessarie a finanziare un piano straordinario per l’acqua, che renderà disponibile in modo duraturo le risorse idriche necessarie all’agricoltura del Friuli Venezia Giulia”. Lo ha annunciato oggi l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale degli emendamenti all’assestamento di bilancio, che saranno ora sottoposti al vaglio del Consiglio regionale. “Si tratta – ha spiegato – di un provvedimento che guarda al futuro favorendo interventi strutturali e che si integra con il Fondo di rotazione per le progettazioni, per il quale è stata ampliata la casistica dei progetti finanziabili includendo anche le nuove opere”. Zannier ha sottolineato che “l’obiettivo dell’Amministrazione regionale è contenere gli effetti del cambiamento climatico, aumentando la disponibilità di acqua ad uso agricolo anche nei periodi siccitosi attraverso la realizzazione, da parte dei Consorzi di bonifica, di nuovi bacini o il completamento delle opere già avviate che necessitano di risorse aggiuntive a causa dell’aumento del costo dei materiali. Negli scorsi anni, la Regione ha finanziato la progettazione di studi di fattibilità comprendenti valutazioni irriguo-idrologiche e irriguo-agronomiche per la realizzazione di invasi collinari ad uso irriguo ed ora, attraverso questo provvedimento verranno realizzati degli invasi che consentiranno l’accumulo di grandi quantità d’acqua da utilizzare quando necessario”. L’assessore ha quindi sottolineato che “la norma consente inoltre il completamento degli interventi finalizzati all’efficientamento della rete distributiva, essenzialmente per le trasformazioni irrigue, avviati o progettati che, a causa dei recenti e rilevanti aumenti dei costi di alcuni materiali, necessitano di rifinanziamenti per essere ultimati e risultare pienamente efficienti”.
Non una parola viene detta invece sul fatto che la carenza idrica e le reti colabrodo non sono una sorpresa ma che, non solo era prevedibile che con i cambiamenti climatici in atto questo potesse avvenire ma che, soprattutto sulla riparazione delle perdite, è evidente che qualcuno non ha fatto quello che doveva fare. Così alla fine anzichè eliminare gli incompetenti li si premierà dandogli da gestione progetti per milioni di euro.  E se la destinazione dei 18 milioni stanziati dalla Regione sembra abbastanza chiara, non così è per i 4,2 milioni che arriveranno dal Governo e che saranno gestiti dalla Protezione Civile al cui vertice è bene ricordarlo,  c’è l’assessore alla salute Riccardo Riccardi. Sono in molti in queste ore a brindare per questa ulteriore provvista a disposizione dei magheggi di cui l’assessore è maestro, mentre altri temono giustamente che la spesa venga gestita come la sanità regionale, in maniera disastrosa. C’è solo da sperare che i 4,2 milioni vengano vincolati, come pare, al controllo di un Commissario straordinario nazionale e da una ordinanza che ne indirizzi l’utilizzo.