Sicurezza. Capozzi (M5S): Minori non accompagnati, norma Lega è un inganno
“L’emendamento presentato dalla Giunta regionale sul ddl 44 costituisce un vero e proprio inganno, perché si vuole far passare il messaggio che questa modifica bloccherà l’arrivo dei minori non accompagnati”. Lo rimarca con profondo sconcerto, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema dei minori stranieri non accompagnati, legato al disegno di legge 44 “Disposizioni in materia di sicurezza, immigrazione, finanza locale, funzione pubblica e lingue minoritarie”, oggetto degli odierni lavori pomeridiani dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia.
“In perfetta linea con la precedente proposta di legge nazionale sul niqab, quello al quale abbiamo assistito oggi – aggiunge l’esponente pentastellata, evidenziando il suo voto categoricamente contrario anche all’emendamento presentato all’Aula – costituisce un ulteriore intervento ideologico. La nostra Regione, infatti, non può prevedere un tetto sugli arrivi di questi giovani soggetti e, a stabilirlo, è la legge 47/2017 che indica con precisione che i minori stranieri non accompagnati non possono essere respinti. Questi soggetti hanno altresì il pieno diritto di essere correttamente identificati e poi collocati in una struttura di prima accoglienza”.
“Quindi, al pari della legge sulla sicurezza votata ieri, quando per motivi similari avevo deciso di non prendere parte al voto conclusivo, considero anche questa norma – precisa Capozzi – del tutto inutile. Inoltre, sarà di certo esposta a una procedura di impugnazione. Del resto, il testo è viziato dalla presenza di criteri indeterminati e, perciò, assolutamente vaghi”.
“È perfettamente evidente – sottolinea la rappresentante del M5S – che ci troviamo a che fare con l’ennesimo provvedimento di stampo aridamente ideologico. Il tema, delicatissimo, avrebbe dovuto essere invece approfondito in sede di Commissione regionale e le forzature alle quali abbiamo assistito risultano del tutto inutili quanto scorrette”.
“Anche questo testo, esattamente come quello sul velo che testimonia chiaramente una battaglia anti islamica di stampo leghista in atto, appare per qualcuno strategicamente necessario – conclude Capozzi – proprio in un momento storico in cui Monfalcone è pronta per andare al voto. Evidentemente, le elezioni all’orizzonte sotto la Rocca hanno ispirato le azioni di una Maggioranza priva di contenuti che ritiene urgente intervenire in maniera ideologica per andare a caccia di facili consensi populistici”.