Sicurezza partecipata e la cartellonistica “intimidatoria”: iniziativa ridicola quanto inefficace del Comune di Udine

Avevamo sperato che a Udine, quella che avevamo definito la “supercazzola” della sicurezza partecipata, si stesse estinguendo senza eccessivi danni. Ed invece ecco che arriva la cartellonistica “antiladro”  che ricorda nello stile quella dei tempi di guerra, del resto l’intera operazione  partorita dall’amministrazione (aimè) di centrosinistra del  Comune di Udine è palesemente solo una operazione scadente di propaganda per rincorrere le pulsioni securitarie tipiche della destra. Si è pensato di  dare, nell’alveo delle “chiacchiere e distintivo”, risposte alle paure  della popolazione più fragile anzichè trovare efficaci politiche  sociali nei quartieri. L’operazione strampalata, trova oggi, polemica propria, in assenza di una opposizione da destra, che ad Udine dimostra la continuità nella  sua completa insipienza così come era stata la gestione di centrodestra by  Fontanini della città. Viene quasi il dubbio che la giunta De Toni, nelle sue varie “articolazioni” e anime,  voglia “colmare”  tutte le politiche. Comunque, che la situazione nella coalizione  non sia tranquilla, lo dimostrano non solo le voci di malcontento ed il fatto che si lavori negli assessorati a compartimenti stagni,  ma il fatto che i tremori febbrili vengano oggi cristallizzati anche una nota  stampa congiunta del Partito della Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, che in una logica allargata di maggioranza, sulla carta  dovrebbero fare parte di quel… campo. Si legge nel comunicato stampa: “Il Gruppo Territoriale di Udine del Movimento 5 Stelle e il Circolo di Rifondazione Comunista di Udine, esprimono forte perplessità di fronte a un’iniziativa che, nei fatti, appare quanto meno imbarazzante. Sotto l’etichetta della “sicurezza partecipata”, l’amministrazione comunale propone l’installazione di cartelli recanti immagini stilizzate di ladri e slogan d’ispirazione americana come presunto deterrente contro i furti nei quartieri cittadini, con una votazione nei consigli di quartiere per selezionare il messaggio “più efficace”. In un ambito delicato e complesso come quello della sicurezza urbana, affidarsi a soluzioni di facciata – per di più dal tono caricaturale – non solo risulta inefficace, ma rischia di ridurre un tema serio a una questione puramente percettiva, alimentando insicurezze immotivate e contribuendo alla diffusione di un clima di sospetto e paura. La sicurezza è un diritto fondamentale che va garantito con strumenti concreti: investimenti in prevenzione sociale, una presenza costante delle istituzioni sul territorio, il potenziamento dei servizi pubblici. Delegare invece ai cittadini il ruolo di “sentinelle”, per di più evidenziato da cartelli, rischia di deresponsabilizzare le istituzioni preposte alla tutela dell’ordine pubblico. Questa iniziativa appare come una scorciatoia simbolica, priva di reale efficacia, che sostituisce l’azione amministrativa con un’operazione di marketing politico di bassa qualità. Non intendiamo prestare il fianco a questa rappresentazione scenica: la sicurezza si costruisce con la fiducia, il dialogo e la presenza attiva delle istituzioni, non con cartelli da selezionare come gadget in un concorso di quartiere. Invitiamo pertanto l’amministrazione a rivedere le proprie priorità, orientando risorse ed energie verso interventi strutturali, concreti e duraturi, capaci di rafforzare la coesione sociale e tutelare davvero la sicurezza della nostra comunità. Il confronto con i cittadini merita strumenti autentici di partecipazione, non un concorso per il disegno più rassicurante”.