S’inaugura oggi a Campoformido la mostra itinerante “Punti di Luce, essere donna nella Shoah”
Sarà inaugurata questo pomeriggio (domenica 5 marzo) alle 17.30 a Campoformido presso la Sede delle Associazioni (ex scuole elementari) di via De Amicis la mostra itinerante “Punti di Luce, essere donna nella Shoah”, organizzata dall’Amministrazione comunale e realizzata da Yad Vashem e presentata dall’Associazione Figli della Shoah di Milano. La mostra voluta dal Comune di Campoformido – Assessorato alla Cultura col sostegno di Cultura Nuova e la collaborazione della Pro Loco Campoformido Aps e diverse altre associazioni del territorio, sarà visitabile fino a domenica 19 marzo secondo gli orari pubblicati sul sito dell’ente (vedi link).
“Un’iniziativa che si pone in continuità con quanto già realizzato in questi anni e ringraziamo Cultura Nuova, la Pro Loco Campoformido, tutte le istituzioni e le associazioni coinvolte” dichiarano la Sindaco e il Vicesindaco di Campoformido.
La mostra “Punti di Luce, essere donna nella Shoah” visitabile fino al 19 marzo è curata dell’Associazione Figli della Shoah di Milano (associazione fondata da molti sopravvissuti della Shoah e dai loro familiari e che si occupa di mettere in atto un’intensa attività di formazione, divulgazione e conoscenza delle tematiche riguardanti la Shoah) ed è stata realizzata dall’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme (istituito nel 1953 come centro mondiale di commemorazione, documentazione, ricerca ed educazione della Shoah).
“Dalla collaborazione tra Associazione Figli della Shoah di Milano e Yad Vashem sono nate diverse mostre itineranti e quella che Campoformido ospita pone l’accento su un aspetto particolare e ci pone di fronte ad un interrogativo se vogliamo inconsueto e cioè se si può parlare di una specificità femminile della Shoah. Diventa quindi l’occasione per dare voce a tutte quelle donne che nella drammaticità della situazione hanno dato dimostrazione di quella forza umana caratterizzata dall’assumersi la responsabilità nel prendersi cura degli altri”, spiega Giusy Mondani, da anni impegnata a sua volta nella divulgazione e della conoscenza della tragedia della persecuzione del popolo ebraico e già autrice degli albi illustrati ‘Gli occhi di nonna Liliana’ e ‘Tutto è cambiato perfino la neve’.
“Attraverso i trenta pannelli di cui è composta la mostra e le nove sezioni tematiche: amore, maternità, prendersi cura degli altri, l’essere donna, resistenza e salvataggi, amicizia, fede, cibo e arte, si racconta come l’universo femminile sia stato travolto dalla tragedia della Shoah e come abbia saputo reagire con forza, determinazione e resilienza”.
La cerimonia inaugurale vedrà anche l’intervento dell’esperta Fiammetta Bonsignore, docente di storia e filosofia, studiosa della Shoah e autrice insieme a Tiziana Menotti, del libro in uscita – Ci sarà ancora domani questo cielo?, – infanzie perdute infanzie ritrovate ai tempi della Shoah, edizioni KappaVu che sottolinea “la sofferenza era unanime, non aveva genere, non aveva sesso,.. ma è necessario parlare di una Shoah delle donne per una caratterizzazione che ne determina un’istanza singolare e una unicità indiscutibile”.
I giorni ed orari di apertura della Mostra presso la Sede delle Associazioni (ex scuole elementari) di via De Amicis a Campoformido sono: da lunedì a giovedì dalle 16 alle 19 e sabato e domenica dalle 15 alle 19 (venerdì chiuso) con appuntamenti dedicati alle scuole e la possibilità di visite guidate previa prenotazione via email a prolococbv@gmail.com.
A Campoformido, domenica 5 marzo s’inaugura la mostra itinerante organizzata dall’Amministrazione comunale e realizzata da Yad Vashem