Sinistra italiana Fvg: Fermare la strage silenziosa dei lavoratori

“Paolo Straulino era un operaio di 50 anni ed è morto sabato sera ad Ovaro, schiacciato da una rotoballa di carta da macero caduta da una pala meccanica.
Nel 2018, nella stessa azienda (la Rdm Group) era morto un altro operaio, Patrick Cattarinussi. Dal processo che ne seguì vennero assolti il presidente della ditta ed il capo-reparto mentre il direttore responsabile per la sicurezza finì condannato (pena poi sospesa con la condizionale). Il processo però ha riconosciuto – 5 anni dopo – le condotte omissive sul piano della sicurezza da parte della società; multata per 50mila euro.

Alla famiglia di Paolo Straulino, scrive in una nota  Emanuel Oian Responsabile Lavoro, scuola ed università Sinistra italiana FVG. va il nostro cordoglio, ma come sempre non è sufficiente. A pochi giorni dalla Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici la campana suona a morto ed i messaggi sempre tutti uguali si susseguono sotto lo slogan “basta morti sul lavoro”. Eppure è il quarto infortunio mortale in Fvg dall’inizio dell’anno, quasi tre al giorno in Italia nel 2024.

Eppure assistiamo ad un Governo che spinge sugli “incentivi” alle imprese che rispettano le norme della sicurezza al posto di investire su ispettori e prevenzione.
Eppure assistiamo ad un Governo che ha liberalizzato i subappalti; oggetto proprio a giugno di uno specifico quesito referendario volto ad estendere le responsabilità in caso di malattie professionali o peggio, agli imprenditori delle aziende che scelgono di esternalizzare per ridurre i costi sulla pelle degli operai.
Eppure assistiamo alla sfilata dell’ipocrisia di chi da posizioni di Governo tutela i profitti nelle ore senza infortuni sul lavoro e si ricorda di chi lavora solamente quando sono da porgere le condoglianze.

Siamo di fronte ad un sistema che sacrifica sull’altare del profitto la sicurezza sui posti di lavoro e che ricatta i lavoratori con la sicurezza del loro futuro.

Sinistra italiana continuerà il suo impegno a denunciare e sensibilizzare circa le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici nella nostra Regione e nel Paese. A partire dalla campagna referendaria in corso per i 5 sì per la dignità, la sicurezza sul lavoro e per la cittadinanza.”