Siria: Cronache della terza guerra mondiale. Un orribile Tanf di guerra.

Eccoci, finalmente arriva alla ribalta nel magico mondo del potere, un’area che fino a ieri era rimasta fuori dal grande giro degli interessi e della notorieta’. L’attenzione dei media, ma solo dopo l’attentato a Manbij, si era riaccesa ultimamente e la Siria aveva gouto per un po’ di qulche riflettore. Le minacce turche, il ritiro degli Usa, qualche cosetta su Idlib, avevano risvegliato dal torpore qualche testata, ma Al Tanf era rimasta sempre fuori dall’attenzione dei piu’. Ora, secondo quanto si legge, gli Usa hanno dichiarato che le sue truppe non lasceranno la base al confine strategico tra Iraq, Siria e Giordania e nel mezzo di una vasta zona controllata dal Revolutionary Commando Army, l’ennesima trasformazione dell’ Esercito Libero Siriano e dei variegati gruppi che si raccolgono attorno ad esso. Per dirne una e per capire chi sono questi signori, uno dei loro comandanti e’ accusato di avere stuprato una ragazzina di 10 anni ospite di uno dei tanti campi di profughi che puntellano il paese. Con tanto di video che ha ripreso la piccante scenetta.

Non pare nemmeno casuale che li’ vicino ci sia anche una delle ultime, praticamente l’ultima, enclaves occupate dall’Isis. Pare abbastanza certo che attraverso qualche gioco di prestigio i rifornimenti a quelle canaglie non possano che arrivare da Al Tanf. Il fatto che appena dall’altra parte dell’ Eufrate, zona sotto il controllo dell‘ SDF (le forze della coalizione siriana del Nord Est a guida Usa) i combattimenti per riprendersi gli ultimi villaggi ancora sotto il controllo Isis, pare non finiscano mai, desta qualche sospetto. Tipo che la presenza dell’Isis sia la scusa giusta per rimanere da quelle parti; come ha infatti recentemente dichiarato un’ex alto ufficiale dell’esercito Usa. Da li’, ad Al Tanf, non solo si controlla l’importante confine, non solo i campi petroliferi piu’ importanti della Siria sono a due passi, ma si puo’ anche in qualche modo impedire che il confine siriano-iraqeno diventi eccessivamente poroso per l’Iran e i suoi interessi.

Ecco perche’ l’operazione ritiro Usa a questo punto diventa un rebus ancora tutto da risolvere ed il secondo attentato (a Shaddadi sulla strada verso il sud della NES) in una settimana portato contro le truppe della coalizione e direttamente contro truppe Usa, rimette in discussione tutte le precedenti dichiarazioni.

Come da risolvere sono le controversie tra Siria e Israele al cui confine la situazione si scalda notevolmente. Gli aerei con la stella di David e i suoi missili continuano a bombardare Damasco pare rifugiandosi nel solito scherzetto di nascondersi tra le rotte di aerei civili che trafficano il cielo siriano mettendoli a serio rischio. Non si capisce bene quale sia e a che punto sia la reale potenza del sistema missilistico di difesa che i russi hanno venduto ad Assad, e la guerra di cifre tra i due contendenti che passa attraverso la propaganda di entrambi non fa capire quale sia la verita’.

Al di la’ di questo, in settimana si sono verificati scontri tra esercito siriano e (pare) una pattuglia dell’esercito di Tel Aviv in missione segreta all’interno della Siria. Entrambe le parti si scambiano accuse di aver passato il confine, senza tener comunque conto del fatto che il Golan, la zona dove e’ avvenuto lo scontro, sarebbe territorio siriano. Ma questa e’ altra storia.

Sta di fatto che, se da una parte ci sono segnali di distensione e di avvicinamento tra kurdi e governo centrale, dall’altra non si perde occasione per ravvivare focolai fino ad oggi rimasti sotto la cenere. e’ evidente che a qualcuno, probabilmente a molti, l’ipotesi che questo povero paese possa ritrovare una sua unita’ ed integrita’ non va molto a genio.

E’ evidente che a qualcuno, probabilmente a molti, l’ipotesi che questo povero paese possa ritrovare una sua unita’ ed integrita’ non va molto a genio.it

Onu e UE per ora rimangono, come al solito, nel limbo della riservatezza ed ignoranza. Buona notte!

Docbrino