Sospensione di Schengen. Sindacato lavoratori di Finanza: “Non abbiamo nessuna notizia sui rinforzi in arrivo”
«Abbiamo a soltanto dei numeri a livello generale, tutti da confermare, ma nessuna notizia certa dei rinforzi che arriveranno a sostenere la già notevole mole di lavoro che stanno svolgendo i nostri finanzieri, e in particolare il personale specializzato nelle misure antiterrorismo e pronto impiego, i cosiddetti Baschi verdi. Quello che sappiamo per certo è il forte impegno richiesto al personale in questi ultimi mesi, mentre continua a pesare l’elevata età media ed il mancato turn over». A dirlo è Armando Gallucci, segretario regionale del Sindacato italiano lavoratori finanzieri, preoccupato sull’entità reale delle forze in campo da destinare al ripristino dei controlli alle frontiere, legato alla sospensione dell’Accordo di Schengen.
«In queste ore – prosegue Gallucci – l’attenzione sembra essersi focalizzata soltanto sulla sospensione di Schengen, mentre rimangono in una sorta di cono d’ombra le problematiche già presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia, comprese quelle riguardanti la gestione delle grandi strutture dedicate all’accoglienza dei richiedenti asilo, dalla Cavarzerani di Udine al Cara di Gradisca, situazioni che già nell’ordinario assorbono importanti risorse umane sul territorio». Fondamentale, per Gallucci, anche un adeguato presidio dell’aeroporto di Ronchi, dove sarebbe opportuna, secondo il segretario del Silf, «la presenza di una o due unità cinofile anti esplosivo a supporto dei finanzieri e degli agenti di Polizia già impegnati per vigilare sulla sicurezza dello scalo regionale e della sua area».