Stato-Regioni: al Fvg 84 mln euro per investimenti su sanità, ma non è tutto oro ciò che luccica
Ammontano a 84 milioni di euro le risorse destinate al Friuli Venezia Giulia per le spese in conto capitale a beneficio della sanità regionale: soldi che, rende noto l’Amministrazione regionale con una enfasi subito ripresa da parte della stampa locale, verranno utilizzati per interventi di ammodernamento tecnologico e per l’adeguamento delle strutture alle normative antisismiche e antincendio. La decisione, assunta stamane a Roma nel corso della Conferenza Stato-Regioni, è frutto dell’intesa sulla proposta di deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica sulla prosecuzione del programma straordinario di investimenti in sanità, ai sensi dell’articolo 20 della legge 67/88 spiegano dall’ufficio stampa della Regione Fvg , un riparto, quello stabilito dalla normativa nazionale, nel quale il Friuli Venezia Giulia è riuscito a inserirsi in virtù dei cosiddetti patti finanziari, sottoscritti a febbraio 2019 con il Governo, per una cifra iniziale di 80 milioni di euro. Ma c’è di più, sbandierano trionfalmente, a seguito della rideterminazione della quota (salita dal 2,09% al 2,1%), alle casse del Friuli Venezia Giulia andranno, oltre a quanto riportato nell’articolo 14 dei citati accordi, ulteriori 4 milioni, per un totale di 84. Una notizia di enorme valore, che – secondo l’Esecutivo – dà concreta risposta alle legittime aspettative della comunità regionale sul miglioramento delle strutture e dei servizi in ambito sanitario.
Ma dall’opposizione non la pensano così: “Il riparto solleva molti dubbi sulla sostanza del Patto stipulato da Fedriga con lo Stato, speiga i segretario regionale PD Cristiano Shaurli, il Friuli Venezia Giulia ha infatti sottoscritto un accordo finanziario per avere quello che gli sarebbe comunque stato dovuto. E’ legittimo domandarsi se, quando Fedriga ha firmato il patto con lo Stato, già sapeva che sarebbe arrivata questa ottantina di milioni, che sarebbe stata inserita per ‘ingrassare’ un accordo che altrimenti sarebbe apparso troppo striminzito”.
Per Shaurli “alla nostra Regione è stata assegnata una quota in base a una modalità di riparto nazionale che non avviene per la prima volta. Anche la rideterminazione della quota di pertinenza del Fvg è stata applicata a tutte le altre Regioni”. Quindi non vi sarebbe nulla da sbandierare.