Presentazione dell’ultima fatica letteraria di Gigi Bettoli alla Casa del Popolo di Torre (Pn)

Sarà presentato in anteprima domani Venerdì 10 Maggio 2019 alle ore 18:00 presso la Casa del Popolo di Torre, il nuovo lavoro di Gian Luigi Bettoli: A dispetto della dittatura fascista. La lunga resistenza di un movimento operaio di frontiera: il Friuli dal primo al secondo dopoguerra.
L’evento è organizzato dall’Associazione Casa del Popolo all’interno della Celebrazione del 98° Anniversario delle Barricate Antifasciste di Torre.
Nei giorni tra il dieci e l’undici maggio 1921, Pordenone subì il feroce attacco delle squadre fasciste. Oltre cinquecento uomini si accanirono contro la “Roccaforte del socialismo” con il chiaro intento di colpire il movimento operaio e le forze politiche socialiste che in quel periodo governavano la città. Lo stesso sindaco di allora Guido Rosso ricevette violente intimidazioni personali e il saccheggio della sua casa/studio. In questo contesto drammatico avvenne uno dei rari episodi italiani di resistenza antifascista: il quartiere di Torre riuscì a fermare l’avanzata delle squadracce grazie al coraggioso impegno di donne e uomini uniti a difesa della comunità e dei suoi valori fondanti.

In questa e in molte altre storie analoghe, si addentra il lavoro di Bettoli in un intenso ed elaborato processo di emersione dall’oblio di personaggi emblematici ed eventi significativi della prima resistenza antifascista friulana.

Dalla lettura del volume emerge un monito chiaro a non abbassare mai la guardia verso ogni minimo rigurgito di fascismo che nei giorni nostri si presenta sotto forme mutate e più subdole per certi aspetti. La narrazione dei fatti ci induce a negare la tesi semplicistica del fascismo come parentesi, ci invita piuttosto a rafforzare gli anticorpi sopiti creati proprio grazie alle azioni di strenua opposizione sorte tra il primo e il secondo dopoguerra. C’è un filo nero che unisce il ventennio fascista ai giorni nostri, un filo purtroppo mai reciso che ha permesso il manifestarsi di nuove forme di fascismo (nei linguaggi e nei comportamenti) e l’occupazione delle istituzioni da parte degli eredi (più o meno ripuliti) di quella storia. In queste pagine emerge chiaro dove attingere per contrastare in maniera decisa tale avanzata.