Stretta sulla cannabis light, Liguori: “ricadute sia per chi lavora con la canapa che per chi si cura. Necessario audirli in commissione regionale”
Il divieto di coltivazione e vendita di infiorescenze, resine e oli derivati dalla cannabis sativa continua suscitare interesse da parte dei Consiglieri regionali del Fvg. Dopo l’ordine del giorno della Consigliera regionale di Patto per l’Autonomia – Civica Fvg Giulia Massolino, per chiedere di istituire un tavolo di confronto con i portatori di interesse – atto approvato dalla giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, ora è la Consigliera Simona Liguori ad intervenire: “come vicepresidente di terza commissione chiederò di audire i principali soggetti che rischiano di avere conseguenze dal provvedimento che non vorremmo possa rappresentare anche un ulteriore aggravio per pazienti che fanno uso terapeutico di cannabidiolo, appunto inserito tra le sostanze stupefacenti dal decreto ministeriale in questione. La situazione è grave – spiega Liguori – perché il provvedimento del governo rischia di avere conseguenze importanti prima di tutto sulle circa 30mila persone che lavorano nell’industria legata alla canapa. Ecco perché un provvedimento ideologico del governo nazionale rischia di mettere in crisi tante parti delle nostre comunità e bisogna assolutamente fare qualcosa. Per questo motivo – conclude Liguori – chiederò che vengano convocati in terza commissione consiliare i produttori e le associazioni di malati, in modo da poterli ascoltare e permettere al Presidente Fedriga di esercitare una moral suasion efficace sul governo nazionale”.