“Studio ARPA conferma mercurio in Laguna oltre i limiti” e arrivano anche notizie inquietante sulla presenza di Psas in Friuli
“I dati pubblicati sul sito dell’ARPA lo scorso 3 marzo scorso sottolineano come praticamente in tutta l’area della Laguna di Marano e Grado il livello di mercurio supera di almeno otto volte il valore limite nei sedimenti di 0,3 mg/kg per esser considerati di buona qualità”. Lo sottolineano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo e la candidata alle prossime elezioni regionali Loredana Pozzatello. “Lo studio dell’Agenzia regionale, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences, mostra come di fatto non ci sia un angolo di Laguna che si possa considerare di buona qualità, con punti in cui i valori sono anche 20 volte superiori al parametro di 0,3 mg/kg” rimarcano gli esponenti M5S. “Ma i dati dimostrano che non soltanto i sedimenti superano i limiti consentiti – continuano Sergo e Pozzatello -, anche la soglia dei limiti di legge di mercurio relativa alle acque e al pesce commercializzato, si legge nella ricerca, viene di media superata con valori massimi che superano il triplo quelli consentiti”. “In questi giorni in cui è stata resa nota l’altra ricerca del quotidiano Le Monde sui dati dei Pfas, che sono significativi anche nella nostra regione, soprattutto in alcune zone particolari zone – concludono i pentastellati -, non si comprende come mai Arpa FVG si sia limitata a dare la notizia della prestigiosa pubblicazione dello studio su una rivista scientifica di livello internazionale, ma abbia completamente tralasciato di illustrare e commentare questi dati. Non è nostra intenzione fare allarmismi ingiustificati, ma pretendiamo che si diano le corrette informazioni ai cittadini”.
Sempre relativi a problematiche ambientali le notizie che arrivano dalla stampa internazionale rilanciate sempre dai pentastellati. “Siamo molto preoccupati per la situazione di presenza di Pfas nelle acque di falda nel pordenonese così come evidenziato da una recente indagine del giornale francese Le Monde su base europea. Il Friuli Venezia Giulia risulta, dal pordenonese a Trieste, una delle regioni italiane dove è maggiore la presenza di questa sostanze. I luoghi più “rossi” nella mappa dello studio si trovano nella ex provincia di Pordenone ma punti di alta criticità seono segnalati anche nell’udinese e più volte il M5S ha evidenziato questa problematicità. Chiediamo, quindi, un immediato chiarimento da parte dell’assessore regionale Scoccimaro, dal presidente Fedriga e dal responsabilità della Sanità, Riccardi. Lo afferma Mauro Capozzella coordinatore provinciale e candidato alle regionali per il Movimento 5Stelle.