Sui 50 anni del “nuovo” ospedale di San Vito

La celebrazione per i 50 anni del “nuovo” ospedale di San Vito sabato 17 maggio, ha il sapore di una festa di addio in cui si festeggiano i protagonisti di un tempo e i “resistenti” di oggi, ma senza fare troppo rumore… tutti sanno che il festeggiato sta male, specialmente da quando non nascono più bambini…

Le autorità politiche, che nulla hanno da spartire con la sua storia, probabilmente non si faranno vedere… sanno di essere responsabili del suo declino e che i cittadini sanvitesi non gradirebbero la loro presenza.

Da quando le strutture sanitarie sono diventate Aziende, hanno perso il contatto con la Comunità e soprattutto sono state sottratte al suo controllo.
Non più un luogo di tutti, che viene da lontano, un luogo di scienza e solidarietà, ma un pezzo di Azienda che amministra un bene pubblico, escludendo la partecipazione dalle scelte.
Ma quei beni e quei soldi hanno tanti nomi, Toni, Giuseppe, Angela, Maria, Lorena, Gino… e tanti altri ancora… sono i finanziatori, quelli che pagano le tasse per avere dei servizi pubblici e lo fanno in modo solidale perché i servizi siano di tutti e per tutti…

Ma torniamo al nostro “nuovo” Ospedale, che compie 50 anni dei 665 di storia dalla sua fondazione, ricordando che fino a qualche anno fa è riuscito a rispondere ai bisogni di salute delle persone grazie a operatori e specialisti di riconosciuta capacità; ha formato professionisti e dirigenti; ha collaborato strettamente con i servizi territoriali sempre all’avanguardia, ha attratto e accolto molti lavoratori che si slono fermati a vivere qui, contribuendo alla crescita del Sanvitese…
… *fino a quando qualcuno ha deciso in modo autoritario di accelerare la distruzione del servizio sanitario pubblico e diffuso sui territori, offrendo ai privati la gestione di interi ospedali…*

La cerimonia ufficiale ci sembra un funerale,
ma dipende da tutti noi che non lo diventi veramente, continuando ad agire per sostenere l’ospedale e il diritto alla salute di tutti, pretendendo la partecipazione nella gestione della sanità pubblica.
Diciamo NO allo scempio che si sta attuando sui nostri servizi sanitari: dall’ospedale al distretto, dal Consultorio al Punto nascita, dai servizi di salute mentale e dipendenze alla neuropsichiatria e disturbi alimentari, dalla medicina di base ai servizi domiciliari…

Continuiamo a scendere in strada, facciamoci sentire…

*Comitato del Sanvitese per la Salute Pubblica*