Sulle esternazioni Enrico Bertossi e Ester Soramel di Prima Udine su modalità raccolta rifiuti porta a porta
“Non serve aggiungere altro” chiosa ieri su un quotidiano locale il capogruppo di Prima Udine, Enrico Bertossi, al termine della sua requisitoria contro la nuova modalità della raccolta rifiuti a Udine e contro gli aumenti, diretti e indiretti, che questa ha comportato. Purtroppo, caro consigliere Bertossi, qualcosa da dire ancora c’è. E non solo sulle scelte della maggioranza, contro le quali, tra i primi, mi sono ampiamente spesa. Qualcosa da dire ci sarebbe anche sul comportamento della quasi totalità dei consiglieri di opposizione e dei loro rappresentanti nei consigli di quartiere. Le problematiche relative al porta a porta e alle sue implicazioni sulle condizioni degli addetti erano ben note da tempo e da ben prima del ricorso al TAR di alcuni soggetti, e dei miei due esposti alla Corte dei Conti. Le aveva evidenziate il direttore di Net di allora, Massimo Fuccaro, nel dicembre 2015 ai tempi del sindaco Honsell, nel corso di una commissione da me voluta, caldeggiando invece il porta a porta, anni dopo, con il nuovo sindaco, Fontanini. Le criticità evidenziate da Fuccaro nel 2015 erano palesi ed oggettive e ora sono pesantemente emerse. Basti pensare all’affermazione “…NON PORTANO NEL COMUNE LIMITROFO PERCHE’ NON CI SONO I CASSONETTI MA BUTTANO NEI FOSSI QUINDI TUTTI I COMUNI CHE NOI ABBIAMO ANCHE LIMITROFI TRA DI LORO CHE FANNO IL PORTA A PORTA ALLA FINE TUTTA LA PARTE AMBIENTALE HA UN DANNO”.
La cosa giusta da fare era prevenire, e si poteva fare con un lavoro corale, che coinvolgesse i cittadini, tramite anche i consiglieri di quartiere.
Dapprima tentai di ragionare con i Presidenti di questi ultimi ma poi, non ottenendo ascolto, chiesi ai consiglieri di opposizione e ai rappresentanti delle associazioni di intervenire, attivandosi per convocare incontri pubblici sul tema, in base agli artt. 10-14 e 24 del regolamento. Tra di essi c’era anche la zelante consigliera di quartiere Soramel, che non fece assolutamente nulla di quanto richiesto, come tutti gli altri. Gli abbandoni dei rifiuti, consigliera Soramel, erano stati da me previsti così come tutto il resto. Ora Lei, per metterci una pezza, propone ulteriori fototrappole e appostamenti della polizia ambientale, non certo a costo zero.
Li pagherà Lei? Io organizzai almeno tre incontri pubblici, che, nonostante la richiesta di pubblicazione, furono segnalati unicamente da un blog locale e da parecchi volantini, che consegnai porta a porta personalmente in diverse zone della città. Incontri poco partecipati in cui comunque esposi esattamente quello che sarebbe successo nel tempo. Era facile prevederlo. la miopia però imperversa, in quanto l’esperimento si sta moltiplicando in tutta la nostra regione, e a nulla vale avvisare che il sistema non funziona. Vanno avanti lo stesso. Bastava muoversi per tempo e ascoltare. Ma la mediocrità di molti nostri politici è grande, soprattutto quando appoggiano solo le loro idee. Se la proposta è di altri, viene ignorata anche se è sacrosanta, quando non addirittura denigrata. Se le cose vanno male, e continuano ad andare male, i motivi ci sono. Il bene comune è l’ultima delle priorità! Claudia Gallanda già Consigliere Comunale di Udine Presidente Comitato Tuteliamo-Ci
ARTICOLI DI RIFERIMENTO DA REGOLAMENTO DEI CONSIGLI DI QUARTIERE