Superamento livelli di ozono. Massolino: «Gestione della situazione e comunicazione pubblica dei rischi totalmente inadeguata»
«La comunicazione del rischio è una cosa seria, che comporta precise responsabilità – dichiara Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG relativamente al comunicato del Comune di Trieste che avvisava che, secondo le previsioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli-Venezia Giulia, ci sarà un superamento della soglia di attenzione di ozono atmosferico, da oggi a domenica 22 giugno -. Nella scarna nota è riportato che tale superamento sarebbe dovuto “alle condizioni meteo della settimana”. Un’informazione se non altro imprecisa e incompleta, poiché è vero che l’ozono è prodotto per effetto delle radiazioni solari, ma si tratta di un inquinante secondario prodotto in presenza di inquinanti primari, cioè traffico o industrie. Perché allora non lo si è comunicato? Perché non si è assunto un provvedimento temporaneo come il blocco del traffico o il divieto di attracco delle crociere per tutelare la salute delle persone, anziché scaricare la responsabilità sulle fasce più fragili suggerendo loro di difendersi limitando l’esposizione? Nel comunicato, peraltro, non vi è neanche un accenno a quali possano essere le conseguenze sulla salute dell’esposizione a questo inquinante, né alcun contatto delle autorità sanitarie a cui rivolgersi. Le soglie di attenzione degli inquinanti atmosferici erano peraltro già state superate nelle scorse settimane, ma nessuna allerta è stata diramata, sebbene alcune persone abbiano presentato sintomatologie correlabili. Insomma, la violazione di qualunque principio e buona pratica di comunicazione del rischio. Riteniamo che ARPA e ASUGI debbano collaborare con il Comune di Trieste nella gestione dei rischi sanitari, garantendo una tempestiva, corretta ed esaustiva comunicazione delle cause e delle conseguenze, oltre che a concordare misure urgenti ed efficaci atte a limitare le emissioni di inquinanti».
«Bisognerebbe peraltro impegnarsi a prevenire il ripetersi sempre più frequente di tali condizioni – prosegue Massolino -. Ma nulla si è fatto, ed è paradossale che questa situazione avvenga proprio quando è stato presentato il “premio FVGreen”, costituito da un’ambitissima targa… E così mentre a parole si ricorda che la nostra Regione dovrebbe raggiungere gli obiettivi del Green Deal con cinque anni di anticipo, nei fatti nulla si fa in tale direzione, anzi: non si riducono le isole di calore, si cementifica e si tagliano sempre più alberi, né si pensa alla salute pubblica quando si minimizzano i rischi dell’attracco delle navi da crociera in pieno centro, con i motori sempre accesi. Da parte nostra abbiamo presentato ogni anno emendamenti per finanziare il depaving nelle nostre città e stiamo aspettando da ottobre 2023 una commissione apposita per discutere dei rilevamenti indipendenti della qualità dell’aria sulle rive di Trieste, dati che risultavano preoccupanti, ma che evidentemente non interessano a chi amministra».