Tagliamento. Pozzo (Pd): Regione lontana da messa in sicurezza
“La Regione si ritrova all’anno zero, senza risposte sulla messa in sicurezza del fiume Tagliamento, lontana dagli obiettivi che è necessario traguardare per i territori rivieraschi e le relative comunità tra le quali stanno alimentando, a causa di una confusione totale, tensioni e preoccupazioni”.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd), dopo che “l’assemblea della Comunità collinare del Friuli ieri, all’unanimità – fa sapere lo stesso Pozzo -, ha votato l’ordine del giorno che attesta la netta contrarietà alla realizzazione della traversa sul medio corso del Tagliamento, precedentemente adottato dai Comuni di Dignano e Spilimbergo”.
“Più volte ho sottolineato che la Regione avrebbe corso il rischio di scontentare tutti, da Latisana a Varmo, fino al Friuli collinare – rammenta il dem -, senza fare un metro in avanti sull’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio. Alla fine dello scorso anno, hanno modificato senza spiegazioni il Piano di gestione del rischio alluvioni, celebrando la scelta di fare una nuova opera a Dignano e delle casse di espansione a Varmo. Non solo la Giunta non ha dato grandi spiegazioni su queste opere, ma si è pure contraddetta più volte generando ancora più tensione e contrasto nelle popolazioni del Collinare e del Medio Friuli. Allo stesso tempo il Latisanese reclama, a fianco degli interventi locali, delle soluzioni davanti a situazioni ambientali e idrogeologiche che sono sotto gli occhi di tutti”.
Sulla questione Tagliamento dunque, Pozzo desidera che la Regione “riunisca i territori, non continui a dividerli e ad aumentare la tensione. Chiediamo di valutare con figure esperte tutte le possibili soluzioni al fine di intervenire per la messa in sicurezza dei territori, limitando il più possibile l’impatto sull’ambiente. Nel 2024 ci si aspetta capacità di dare risposte, anche tecniche, innovative e valide”.