Tavolo regionale inconcludente per la Dm Elektron di Buja, sepre più a rischio i 50 posti di lavoro

Deludente esito al tavolo con Regione e sindacati per la Dm Elektron di Buja, l’azienda è irremovibile nella sua volontà di tagliare 50 addetti delocalizzando la produzione in Romania e lasciando in Italia solo la progettazione. Insomma a fronte della volontà aziendale di cessare l’attività dei reparti di produzione dello stabilimento friulano l’unica cosa che la Regione ha ottenuto è “la proria disponibilità a riconvocare prontamente il tavolo di crisi una volta che le parti avranno approfondito in sede sindacale il confronto, confermando la propria costante attenzione sul futuro dello stabilimento”. Insomma unbel nulla enonostante le passate prese di posizioni ai massimi livelli regionali. All’incontro di questa mattina a Trieste era presente con gli assessori a Lavoro, Attività Produttive e Finanze -, il Comune di Buja, la proprietà, Confindustria Udine, Rsu e organizzazioni sindacali.
Secondo gli assessori, il dialogo tra proprietà e lavoratori appare, infatti, l’unica via percorribile per scongiurare una rottura definitiva e coinvolgere attivamente le istituzioni. Infatti affinché gli strumenti messi a disposizione dalla Regione possano offrire risposte significative in una situazione come quella dello stabilimento di Buja, che colpisce duramente il tessuto sociale ed economico, occorre che essi siano inseriti in un percorso condiviso con le parti.