Teatro Luigi Garzoni di Tricesimo: “Le chiavi di Barbablù” dalla favola alla realtà, contro la violenza di genere
Dopo aver debuttato l’11 novembre, a un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, ritorna in scena per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre alle ore 21 al Teatro Garzoni di Tricesimo, “LE CHIAVI DI BARBABLÙ. Dalla favola alla realtà, contro la violenza di genere”, di e con Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini.
La serata, a ingresso libero, fino a esaurimento di posti, si inserisce nella rassegna culturale che ha per titolo un’esortazione friulana: “Vonde!” (Basta!), ideata e organizzata dall’Associazione Le Nuove Querce con il sostegno della Regione Fvg e del Comune di Tricesimo, in collaborazione con UNESCO di Udine e FareTra.
Il silenzio verrà rotto cominciando dalla forza del linguaggio teatrale, nella serata di apertura con “LE CHIAVI DI BARBABLÙ. Dalla favola alla realtà, contro la violenza di genere”, di e con Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini.
Perché Barbablù continua a uccidere se la favola è finita? La protagonista era riuscita a salvarsi, dopo aver scoperto la stanza chiusa a chiave con dentro i cadaveri delle precedenti mogli uccise. Perché quella stanza oggi continua a imprigionare vite? C’è solo una cosa da fare. Aprire quella porta.
La favola trascritta alla fine del Seicento da Charles Perrault, rivisitata poi nel tempo da diversi autori, mostra una verità e una durezza inaspettate per un genere letterario che, pur nell’orrore, rimane rassicurante, perché irreale. Meno rassicurante è la realtà, che ci mette di fronte al costante aumento di femminicidi.
Rileggere la favola e decifrarne i significati può metterci tra le mani la chiave che apre la porta proibita, quella che dà accesso alla consapevolezza. Il testo diventa anche specchio della nostra epoca. Chi è oggi Barbablù? Come una donna può salvarsi da lui? Come può Barbablù salvarsi da se stesso?
Non a caso si parte da un libro. Nella convinzione che solo una rivoluzione culturale possa contrastare la violenza di genere.
Il percorso nasce come live-book, format teatrale ideato da Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini, in cui le opere si fanno “vive” dialogando con la realtà: un reading a più livelli, che intreccia in modo accattivante e coinvolgente, in un unico filo narrativo, letture sceniche, recitazione, commenti e chiavi interpretative sulle tracce del testo e, in questo caso, del vissuto nel contesto odierno.