Terapia del dolore: «ad oggi tempi di attesa inaccettabili per una visita: la Regione intervenga»
Intervengono con due distinti comunicati sul tema delle cure palliative e della terapia del dolore i consiglieri regionali Simona Liguori (Cittadini) e Andrea Ussai (M5s). Spiega Liguori: «La situazione è davvero seria e a segnalarcelo sono proprio i cittadini: i tempi di attesa per una visita per la terapia del dolore nell’Azienda sanitaria Universitaria Friuli Centrale sono inaccettabili. Con una priorità B, quindi alta, il malato deve aspettare 102 giorni a Tolmezzo, 96 a Udine, 76 a Gemona, 50 a Latisana. La Regione deve assolutamente adoperarsi per ridurre le tempistiche, mettendosi all’ascolto dei professionisti e delle persone bisognose di cure». La consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, è intervenuta questa mattina nel corso della seduta del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, che prevedeva all’ordine del giorno l’illustrazione dei risultati della missione valutativa “Verifica dell’attuazione e degli effetti delle leggi regionali 10/2011 e 17/2014 con riferimento alla Rete delle cure palliative e della terapia del dolore”. «Oltre ai tempi di attesa, un’altra criticità che va urgentemente risolta è quella legata – conclude Liguori – alla difficoltà di interazione tecnologica tra strutture sanitarie e professionisti: questo si traduce in disagi importanti nella gestione delle terapie e per le famiglie e i pazienti stessi, costretti a un peregrinare impegnativo tra medici di medicina generale e specialisti. La Regione si assuma l’impegno a mettere i sistemi informativi in rete attraverso una piattaforma: questa deve essere la priorità». A rincarare i concetti sullo stesso tema anche il consigliere pentastellato Andrea Ussai: “Il rapporto sull’attuazione della rete delle cure palliative e della terapia del dolore in Friuli Venezia Giulia fa emergere alcuni aspetti, in particolare sulla disomogeneità della raccolta dei dati, del sistema organizzativo e della distribuzione delle risorse, su cui chi governa la nostra sanità dovrebbe intervenire per migliorare le modalità di accesso e i tempi di risposta”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’illustrazione dei risultati dell’apposita missione valutativa, redatta da IRES FVG, in sede di Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione. “Una criticità che rende di fatto impossibile la lettura dei dati e la loro aggregazione a livello regionale e che comporta la necessità di renderli maggiormente fruibili da operatori e decisori pubblici, agendo anche sul sistema informativo – continua l’esponente M5S -. Ma c’è soprattutto un problema di carenza di organici e necessità di potenziare un approccio multidisciplinare con figure dedicate”. “Va garantita e monitorata la capacità dei servizi di funziona sette giorni su sette e ha 24 – aggiunge Ussai -. Dal report emerge anche la necessità di investire in una formazione interdisciplinare, coinvolgendo tutti gli operatori e sensibilizzando in particolare i medici di medicina generale sui pazienti da indirizzare alle cure palliative, che non riguardano soltanto gli oncologici, intervenendo sui bisogni non intercettati, soprattutto delle persone con patologie croniche. Occorre infine che la Regione modifichi gli iter amministrativi per facilitare e uniformare l’accesso ai farmaci ospedalieri nei vari ambiti assistenziali”.