Trasaghis: Masiero, la favola delle dimissioni di veronica zucca

Riceviamo da Trasaghis e pubblichiamo:

Dopo le parole del sindaco in consiglio comunale del 21 novembre 2019 annunciando le dimissioni irrevocabili dell’assessore di maggioranza Veronica Zucca dei quali parla di grande atto di generosità per aver lasciato spazio ad un consigliere nella frazione di Braulins, evidenziamo che a questa favola non ci crede nessuno. Vogliamo portare all’attenzione dei cittadini del nostro Comune, e anche dei mezzi di comunicazione, che, ribadiamo l’assoluta sproporzione del numero degli assessori rispetto alle reali esigenze operative della realtà comunale, dall’altro l’atteggiamento dell’attuale Sindaco, sul piano istituzionale, relativamente all’“escamotage” che ha riguardato l’assessore Zucca (fatto uscire dalla “porta” e fatto rientrare dalla “finestra”). Mi sento di informare inoltre che hanno votato l’assessore uscente con ben 104 preferenze, seconda in lista, e che ora non hanno più un rappresentante in giunta. Ad oggi una grossa delusione per chi l’ha votata, ma anche se la sindaca ha annunciato che la terrà come assessore esterno rimaniamo ancor più sbalorditi di questa scelta perché poi la stessa Veronica non avrà nessun obbligo di voto e percepirà comunque il suo compenso. Considerato che noi consiglieri di minoranza dobbiamo garantire e controllare il lavoro dell’attuale maggioranza ci sorge il dubbio e ne siamo sicuri, ora che si è dimessa come lavorerà all’esterno? Come mai l’incarico della Veronica non è stato dato ad altri consiglieri di maggioranza visto che in giunta ci sono persone con qualità e competenza per tale incarico? Strano che un assessore lasci il proprio incarico per far posto ad un consigliere, mettendo poi in maggioranza a Braulins un consigliere che nemmeno ha raggiunto il quorum. Se avesse avuto davvero a cuore la frazione di Braulins, rimasta esclusa come rappresentanza consigliare di “maggioranza” eletta, avrebbe potuto tranquillamente sopperire a tale situazione, nominando già inizialmente un assessore “esterno” proveniente da tale frazione e magari attingendo tra i due candidati della sua lista di espressione territoriale, risultati non eletti. Rileviamo che tale comportamento non aveva certamente contraddistinto le gestioni precedenti, ma trova genesi in similari atteggiamenti di amministrazioni più lontane nel tempo. Pur con motivazioni diverse, questo è un chiaro segnale di evidenti scompensi all’interno della maggioranza che vanno ad incidere sul bilancio e nei cittadini.