Trieste medici ospedalieri alle “ore forzate”

L’Azienda sanitaria triestina ha disposto con effetto immediato il blocco dei recuperi delle ore di lavoro straordinario fatte dai medici. A denunciarlo è Walter Zalukar  presidente dell’associazione triestina Articolo 32 che opera un puntuale “monitoraggio” della sanità triestina e non solo. “Cìò significa, spiega  Zalukar, che se un medico è rimasto in ospedale a curare i malati oltre l’orario dovuto, vuoi per sopravvenute urgenze, evento non raro in ospedale, vuoi per fare turni non altrimenti copribili, viste le note gravi carenze d’organico, ebbene questo lavoro in più , queste ore in più non potranno più essere recuperate, e assai difficilmente potranno essere pagate. Quindi chi si è fermato in ospedale ore e ore in più per curare i malati l’ha fatto gratis. Cosa succederà nel futuro? E’ inimmaginabile che davanti ad un’urgenza, a malati che hanno bisogno di cure e assistenza i medici se ne vadano perché il loro turno è finito. L’amministrazione sa molto bene che i medici non sono della stessa risma di altri, non lasceranno i loro pazienti senza cure, per cui se c’è bisogno resteranno a lavorare, anche gratis. E lo stress, la stanchezza aumenteranno. Ma, c’è da giurarlo, cominceranno a guardarsi intorno, per trovare altri posti, altri ospedali, dove non dovranno sottostare alle ore forzate”.