Turismo relativistico
Che La capitale del Friuli sia assurta agli onori delle cronache nazionali grazie all’ acume del suo primo cittadino oramai è noto a tutti.
Ma non contento di quanto già intelligentemente fatto, prima della parziale riscrittura dell’assunto statuario che ne doveva in qualche modo ricordare le gesta, il nostro filosofo di punta si è visto costretto, purtroppo per noi comuni mortali degli anni 2000, a riaffermare i suoi saldi principi filosofici e non in un post (anche nel medioevo conoscevano i social, vedo) di assoluta chiarezza.
Non occorreva un simile sforzo, dicono in molti, già si conosceva il suo pensiero…
Dicono, ancora, che il noto imprenditore (?) che gestisce con assoluto spirito “manageriale” il turismo regionale si sia un po’ arrabbiato, perché ha buttato via un sacco di soldi a promuovere inutilmente il nostro piccolo compendio dell’universo, mentre bastava mandare in giro la foto e qualche scritto del filosofo di palazzo D’Aronco per farci conoscere.
Infatti, tra l’altro, ora le compagnie turistiche pensano di spostare i pellegrinaggi da Medjugorje a Campoformido e a Udine dove vivicchia il nostro filosofo. E lì sono numeri, eh!
Lo sapevamo di avere un tesoro in casa, altrimenti perché lo facciamo eleggere da 30 anni e più in ogni dove, sostengono con ostentata forza i leghisti nostrani.
Per gli altri, nel frattempo, c’è sempre un ex democristiano di turno che tenta la mediazione impossibile.
Alla prossima..
Zihal