Udine boschi urbani. L’agronomo Raffaele Testolin: “Il verde a Udine è gestito con grossi difetti”

A Udine si piantano alberi, per poi tagliarli. Un argomento su cui interviene il candidato della lista “De Toni Sindaco”, Raffaele Testolin, agronomo affermato a livello internazionale. “Il bosco in città è certamente un argomento che appassiona – ammette – perché è considerato dalle amministrazioni di qualsiasi colore uno strumento per mitigare il clima e migliorare la qualità dell’aria per i propri cittadini”. Ma in città, secondo Testolin, il verde è gestito con grossi difetti: “Il problema è che il bosco in città può essere declinato in vari modi e Udine ne è un esempio”. Tra il 2021 e il 2022 il Comune di Udine (amministrazione Fontanini) ha realizzato due lotti di bosco urbano nella zona di Udine est (ex-cascina Mauroner, quartiere di via Riccardo di Giusto per capirci). Si tratta di due arboreti realizzati da società private che hanno messo a a dimora, a file regolari come se si trattasse di un pioppeto, 1300 piante nel 2021 e 3271 piante nel 2022. “Considerate le estati siccitose e l’ordinanza del comune di Udine del 5 luglio 2022 che proibisce l’uso dell’acqua per giardini, orti, prati e piscine – spiega Testolin – una parte delle piante sono morte e dovranno essere rimesse. Resta infine da capire le ragioni per cui società commerciali, quindi non società no-profit, investono in boschi urbani, al di là del ritorno di immagine”. Testolin analizza non solo la messa a dimora degli alberi, ma anche la loro cura, ovvero la potatura, “non regolare e non corretta”. Gli alberi piantati lungo i viali innalzano i marciapiedi e le piste ciclabili e in molte vie sono di un disordine mostruoso”. Il programma elettorale del candidato sindaco Alberto De Toni si rifà all’esperienza del bosco in città di Milano e prevede di utilizzare “l’area del demanio del Cormor e pianificare la realizzazione di altre aree boschive su proprietà comunali, valorizzando i due parchi del Cormor nord e sud, da congiungere con percorsi ciclo pedonali e quello del Torre con un progetto generale in collegamento con i comuni contermini. “Questa proposta – conclude – riprende obiettivi e criteri con cui è stato realizzato nel 2012 il primo bosco urbano in via Quarto (zona parco Moretti). Il bosco è un bosco, ma la sua realizzazione e il suo utilizzo possono essere molto diversi”.