Udine, mozione di Progetto Innovare per rilanciare la qualità educativa del territorio
Il gruppo consiliare Progetto Innovare anche a nome di associazioni, cooperative, realtà, insegnanti ed educatori ha depositato pochi giorni fa Consiglio comunale a Udine una proposta che punta a rilanciare la qualità educativa del territorio. La proposta è nata da mesi di confronto con le realtà più sensibili al tema. La proposta sotto forma di mozione a firma di Federico Pirone, vorrebbe impegnare il sindaco ad adottare il “Patto educativo di comunità della città di Udine” sottoscritto dal Comune di Udine, dalle Istituzioni Scolastiche pubbliche e paritarie, dall’Ambito Socio-Assistenziale, dall’Azienda Sanitaria, dall’Università degli Studi di Udine, dalle Associazioni del Terzo settore (compresi i Comitati dei genitori) impegnate dal punto di vista educativo nella città di Udine.
L’impegno dovrebbe concretizzarsi nel ritenere prioritari immediati obiettivi da realizzare attraverso la co-progettazione dei servizi educativi e delle proposte educativo-culturali, il supporto progettuale e organizzativo e posizione di ascolto rispetto alle esigenze da parte del comune di Udine. Impegno anche per la prevenzione del disagio educativo (alunni con Bes, alunni con disabilità non ancora diagnosticate e senza supporto educativo o diagnosticate in maniera erronea sottostimando la gravità delle stesse, alunni stranieri, alunni svantaggiati dal punto di vista economico e culturale) e contrasto alla dispersione scolastica;
Realizzazione di una comunità realmente inclusiva nei confronti di tutti gli alunni, in particolare di quelli non italofoni, e contrasto alla logica delle scuole “ghetto” secondo un’equilibrata gestione dei flussi scolastici. Si propone anche la promozione dell’agio e del benessere educativo tramite la valorizzazione delle specificità e potenzialità di ciascuno/a attraverso proposte pedagogiche ed educative omogenee per tutte le scuole del territorio e la promozione di una cultura della sostenibilità per salvaguardare l’integrità ambientale, per promuovere un’economia etica e per costruire una società più giusta per le presenti e future generazioni, anche promuovendo interventi a favore di un diverso rapporto scuola-città da un punto di vista della mobilità e del ripensamento degli spazi, sia interni sia esterni alle scuole. Non ultimo l’aumento del tempo dedicato all’educazione dei bambini, sia durante il periodo coincidente all’anno scolastico sia durante l’estate (il cosiddetto “Piano estate”), attraverso il coinvolgimento di associazioni, società sportive e del volontariato.