Udine per due giorni capitale dei treni storici.
Saranno ben due infatti gli appuntamenti per gli amanti di questo romantico mezzo, divenuto un vero biglietto da visita per il Friuli Venezia Giulia, capace di far registrare il tutto esaurito ad ogni tappa, ma soprattutto divenuto un mezzo perfetto di promozione turistica per far scoprire le bellezze e le eccellenze della nostra regione.
Il progetto dei treni storici prevede un calendario di 26 tappe ed è coordinato da Regione FVG e Fondazione FS e coinvolge 30 Comuni (Sacile e Gemona sono i Capofila): si tratta di un unicum a livello nazionale che grazie ad un’offerta varia e di qualità sta facendo registrare un alto gradimento di pubblico, molti provenienti dall’estero e da fuori regione.
Sabato 14 saranno protagonisti i sapori della kermesse enogastronomica di Friuli Doc, giunta alla sua 25° edizione. Da Trieste il un treno storico partirà alle ore 9.20, con fermate intermedie a Monfalcone (9.48), Sagrado (9.57), Gorizia (10.09), Cormons (10.21).
Il treno storico è una novità assoluta per Friuli Doc, sarà infatti un modo differente per vivere la festa regina del Capoluogo friulano, gustando in maniera slow un viaggio d’altri tempi a bordo delle eleganti carrozze “Centoporte” Anni 30.
Il treno di Friuli Doc darà il via ad una sorta di “staffetta” tra Udine e Trieste, un gemellaggio tra le maggiori kermesse regionali capaci di calamitare migliaia di visitatori, come appunto Friuli Doc e la Barcolana, quando il prossimo 13 ottobre un altro treno storico viaggerà da Udine verso Trieste.
Domenica 15 settembre alle 9.29 partirà da Udine il Treno di Pasolini alla volta di San Vito al Tagliamento, con fermate intermedie a Codroipo (10.06), Casarsa (10.22).
A settant’anni dalla stesura de “Il sogno di una cosa”, primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, un viaggio evocativo, tra i paesi della destra Tagliamento, nei luoghi che sono stati sfondo e proscenio della sua produzione letteraria friulana.
Molto ricco il programma con la visita a Casarsa di Casa Colussi, dimora della famiglia materna del poeta. La casa, ora sede del Centro Studi Pasolini, conserva i manoscritti delle opere del periodo friulano, oltre ad arredi e ricordi familiari. Il viaggio proseguirà verso la frazione di San Giovanni, affrescata nel romanzo con la sua monumentale chiesa neogotica e l’antica loggia, edificio strettamente legato all’impegno politico del giovane Pasolini. Il viaggio terminerà poi a San Vito al Tagliamento, uno dei 100 borghi più belli d’Italia, dove dal “biancore pazzesco di una piazza a San Vito”, si andrà alla scoperta dei fatti storici descritti ne Il sogno di una cosa.
Nella cittadina cinta da fosse e torri, e raccolta intorno ad un antico castello, è presente un’impronta medievale che i secoli successivi hanno arricchito con pregevoli testimonianze artistiche. Tra i palazzi e le dimore nobiliari, tra le chiese dell’Amalteo, veri gioielli del rinascimento friulano, cercheremo di riconoscere i luoghi reali, teatro alla fine degli anni quaranta, delle rivolte per l’applicazione del Lodo De Gasperi.