Un libro per non dimenticare

Una serata dedicata al ricordo e al sacrificio dei 600 mila soldati italiani che dopo l’otto settembre 1943 furono in grande parte preda dei nazisti e dei quali circa 80 mila non fecero più ritorno a casa.
Si è parlato, infatti, a cura delle sezioni Cna pensionati e Anpi di Tavagnacco e del circolo culturale Altro Pensiero, del libro “La guerra degli Ultimi “, edito da KAPPAVU, che racconta la tragica e dura esperienza del padre dell’autore Fiorenzo Bolzon, presente in sala, durante il periodo della guerra. L’autore raccoglie negli ultimi giorni di vita del padre le memorie del soldato sul fronte Jugoslavo e poi dell’internato che lavora duramente in Germania, nelle vicinanze di Berlino.
Una testimonianza toccante che il libro ripercorre dal 1939 al ritorno in Italia nel settembre del 1945.
Ricordi che soprattutto tra il 1941 e il 1943 riesumano le vicende personali di chi costretto all’arruolamento dal fascismo partecipa a fatti anche tragici, come il fuoco delle mitragliatrici puntate senza pietà contro i
partigiani in Jugoslavia, o i villaggi di civili inermi incendiati e depredati dai militari italiani, ma non solo, anche momenti di piccola, grande umanità nella vita quotidiana fatta di fame, duro lavoro e anche di perdoni.
Infine, l’arrivo dei russi e la consegna agli americani e poi il ritorno a casa.
Ricordi tenuti nascosti per decenni che l’avvicinarsi della fine della vita il vecchio padre consegna senza remore al figlio che sempre lo interrogava, ma che mai in quei lunghi anni aveva ottenuto risposte.
Fatti e vicende che segnano la vita dopo la guerra del padre, anche nelle scelte civili e nella convinta partecipazione personale a ogni scadenza elettorale.
Fatti e vicende che comunque non può dimenticare e che alla fine consegna come testamento di vita al figlio.
Alla serata, introdotta da Andrea Zuccolo, al tavolo dei relatori era presente anche Alessandra Kersevan, della KAPPAVU edizioni.

Zihal