Un nuovo corridoio intermodale tra Italia e Serbia per potenziare gli scambi commerciali tra i due paesi

 Offrire una nuova connessione intermodale tra la Serbia e l’Italia, al fine di assicurare una cornice di servizi logistici affidabili al mercato serbo e avviare lo sviluppo di nuovi flussi commerciali da e per entrambi i Paesi. E’ l’obiettivo del corridoio italo-serbo promosso dalla società Alpe Adria e inaugurato oggi a Villa Russiz di Capriva del Friuli (Gorizia) alla presenza del ministro italiano per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, del Segretario di Stato Serbo Mihajlo Mišić, e dell’assessore regionale del Fvg alle Infrastrutture Cristina Amirante ed del segretario generale di AdSP.

Il nuovo corridoio tra l’Italia, l’Unione Europea ed i Balcani occidentali, che si avvierà a settembre, è stato promosso dalla società Alpe Adria, “booster” dell’intermodalità con headquarters a Trieste, al fine di supportare al meglio le imprese di produzione di territori che interagiscono tra loro, anche attraverso gli hub del Friuli Venezia Giulia e la Serbia centrale (Belgrado). Il protocollo per l’avvio è stato firmato dall’ad di Alpe Adria Spa, Antonio Gurrieri, con Enrico Samer presidente di Samer & Co. Shipping, partner dell’iniziativa, e dal  V

L’inaugurazione dell’iniziativa è stata l’occasione per un ampio dibattito sul tema delle nuove frontiere della logistica e dell’intermodalità in Italia e in Europa, che oltre alle istituzioni ai massimi livelli, ha coinvolto anche autorevoli esperti e stakeholder del settore, moderati dal giornalista Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio24.

A illustrare l’iniziativa è stato Antonio Gurrieri, amministratore delegato di Alpe Adria.

“L’abbiamo sviluppata in partnership commerciale con soggetti industriali e logistici sia in Serbia che in Italia – ha spiegato Gurrieri -, favoriti dal fatto che i rapporti diplomatici internazionali e le relazioni commerciali tra Italia e Serbia sono secolari e stabili, orientati al futuro con modelli di business sostenibili che, sul breve-medio periodo, potranno costituire dei volani per uno sviluppo economico a livello europeo. Il progetto – ha aggiunto – è stato sviluppato in linea con le recenti iniziative del Governo italiano”.

Nel concreto, ha spiegato l’ad di Alpe Adria, “a settembre 2023, saranno avviate le partenze di treni merci tra Cervignano, quale gateway di rilancio verso le regioni del centro-nord Italia e del nord Europa, e Belgrado, per trasportare manufatti prodotti nel Nord-Est Italia utili alla costruzione di grandi opere civili in Serbia”.

Il progetto, che pone i suoi pilastri sull’implementazione di un corridoio pilota i cui principi di funzionamento sono replicabili su altri corridoi o assi strategici nazionali e internazionali, si colloca a sua volta nel più complesso ed articolato assetto dei corridoi ferroviari europei (RFC) e si configura come fondamentale asse integrante del sistema Paese. Il modello logico-funzionale di ottimizzazione ed efficientamento è concepito per promuovere la cooperazione tra gli operatori al fine di massimizzare ed ottimizzare in modo strutturato l’utilizzo della capacità dell’infrastruttura ferroviaria, mettendo a fattor comune gli asset, per garantire un livello di flessibilità altrimenti troppo oneroso per la singola Impresa, o insufficiente per i clienti.

Il servizio, che sarà avviato con possibilità di tre circolazioni settimanali, consentirà di collegare la Serbia, attraverso l’hub di Cervignano, a destinazioni italiane ed europee, trasportando grandi manufatti industriali, nonché merce in container e semitrailer.

“Ovviamente – ha sottolineato infine l’ad di Alpe Adria – oltre ad una maggiore capacità di carico rispetto al trasporto su gomma, la modalità ferroviaria consente una razionalizzazione dei costi ed un non trascurabile abbattimento delle emissioni di CO2, rendendo ancor più apprezzabile l’iniziativa nel suo complesso”.

L’evento si è articolato in una sessione tecnico-economica alla quale hanno preso parte Antonio Paoletti, Vice Presidente Vicario di Unioncamere e presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Akos Ersek Chief Policy Officer della Uirr, international Union for Road-Rail Combined Transport, Alessandro Panaro, Capo del dipartimento Maritime & Energy, SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), e in una successiva sessione istituzionale nella quale sono intervenuti i rappresentanti della Regione FVG, quelli della AdSP, del Governo Serbo e di quello italiano.

Le dichiarazionI:

Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “La logistica le connessioni i trasporti le autostrade tutto ciò tutto che è corridoio è nato insieme alla nostra regione fa parte dell’essere costitutivo del Friuli Venezia Giulia, una regione cerniera. Abbiamo anche una forte vocazione verso i Balcani quindi il rafforzamento di rapporti con la Serbia con il mondo dell’ex Jugoslavia non ha solo una funzione di carattere economico e commerciale, ma anche di stabilizzazione dei rapporti politici nell’interesse della nostra regione e dell’Italia. Cè un forte interscambio economico tra Italia e Serbia chesi aggira intorno ai 4 miliardi di euro l’anno e il Made in Italy viaggia anche su carri ferroviari oltre che via mare. Tutto ciò che facilita l’export verso i Paesi con termini rafforza la nostra economia perché perché è uno strumento anche per consolidare la collaborazione politica. La Serbia non è nella Unione Europea, chiede però di entrarci e ha una politica estera diversa dall’Italia dunque non può sfuggire a nessuno l’importanza di rafforzare questi rapporti”.

Vice ministro serbo Segretario di Stato Serbo Mihajlo Mišić. “La cosa più importante è la partnership tra la regione e Friuli Venezia Giulia e Serbia per rafforzare soprattutto la collaborazione tra i piccoli imprenditori serbi ed italiani rafforzare i legami del Commercio questo si può fare solo con una forte infrastruttura come questo. Uno dei settori che sicuramente si avvantaggerà di più di questi nuovi collegamenti sono le costruzioni specie di grandi infrastrutture Infatti il corridoio inizia proprio a trasportando materiali per le costruzioni delle grandi opere”.

Assessore FVG Amirante: ci sono imprenditori del Friuli Venezia Giulia che stanno investendo in Serbia e viceversa e questo corridoio è un po’ è una porta aperta verso l’Oriente molto interessante per lo spostamento delle nostre merci, Va di pari passo con i forti investimenti che la Regione sta facendo a livello di infrastrutture come per l’elettrificazione delle banchine dei porti di Porto Nogaro e di Monfalcone e Trieste, i dragaggi dei porti e le connessioni stradali e ferroviarie tra porti, interporti e aree industriali, per gestire grandi quantità di merci. Per queste connessioni ci sono importanti finanziamenti, che tra Pnrr e regionali, per le infrastrutture in cantiere e in programma ammontano a circa 50 milioni di euro.

Antonio PaolettiVice Presidente Vicario di Unioncamere e presidente della Camera di commercio Venezia Giulia:  “I rapporti con i Balcani fanno da sempre parte della storia della nostra Camera di Commercio di Trieste e dunque la creazione di un nuovo collegamento tra Cervignano e Belgrado è una grande novità  e un plauso va ad Alpe Adria per questa iniziativa. Sia come Camera di Commercio Venezia Giulia, sia come vice presidente vicario di Unioncamere Nazionale penso che questo corridoio sia un fondamentale elemento per lo sviluppo del territorio della regione del Paese per tutto il nord-est. Vogliamo incentivare questi trasporti ferroviari che sono necessari allo sviluppo e attraverso dei fondi del PNRR potremmo dotare questa infrastrutture di un sistema digitale per seguire le merci. Ne beneficeranno tutti i settori,  dalla meccanica all’agroalimentare.