Undici aziende “sospese” e 700mila euro di sanzioni in Friuli. Erano impiegati 69 lavoratori in nero

Soprattutto braccianti agricoli senza contratto o irregolari nell’edilizia e nella ristorazione sono scoperti dalla Guardia di finanza che ha irrogato sanzioni per 700 mila euro e “sospeso” 11 aziende dove ben 69 lavoratori operavano in nero. L’operazione della guardia di finanza del Comando Provinciale di Udine, che nel corso di mirati controlli hanno individuato i 69 lavoratori in nero e irregolari. I militari hanno orientato i loro controlli principalmente nel settore dei braccianti agricoli, impiegati nelle colture tipiche del Basso Friuli, attraverso una costante vigilanza delle aree coltivate presenti nel territorio di Latisana e dei comuni limitrofi.  Tra i lavoratori irregolari o in nero impiegati nei campi, 36 sono risultati stranieri, principalmente provenienti da Pakistan, India, Albania e Romania, tutti retribuiti in contanti e, dunque, con modalità non tracciabili. Una parte dei controlli è stata indirizzata anche ai settori dell’edilizia, della ristorazione e alberghiero, dove sono state parimenti individuate imprese con lavoratori non regolarmente assunti. Le Fiamme Gialle, come accennato in apertura,  hanno quindi elevato sanzioni amministrative per circa 700 mila euro nei confronti dei rispettivi datori di lavoro. In 11 casi è stata disposta la sospensione dell’attività per le imprese coinvolte, in relazione all’elevato numero di lavoratori in nero e irregolari impiegati. L’azione ispettiva delle Fiamme Gialle è poi proseguita sul piano fiscale, poiché l’utilizzo di manodopera non regolare ha consentito di occultare ricavi per un importo superiore a 2 milioni di euro.