Venerdì 19 maggio, nel parco di San Giovanni a Trieste, la terza giornata di “rose libri musica vino” è dedicata allo sport
È una storia del calcio dalla fine degli anni ’70 agli inizi degli anni ’90, ma è soprattutto la storia di una vita raccontata da bordo campo quella di cui si parla ne “I miei colpi di testa” , il libro scritto da Aldo Serena con il giornalista di Repubblica pubblicato Franco Vanni che Baldini+Castoldi ha a fine 2022 per rendere omaggio a un giocatore che di coraggio, altruismo e fantasia per citare De Gregori ne ha avuti in abbondanza nonostante quel rigore, che non avrebbe dovuto tirare lui , sbagliato nella semifinale con l’Argentina di Italia 90. I colpi di testa peraltro — «un gesto eretico in uno sport giocato soprattutto con i piedi, sintesi di forza e coordinazione» — Serena li ha avuti solo in campo, perché per il resto la sua è stata una vita mai sopra le righe, in cui la testa l’ha sempre usata: come si legge nell’esergo del testo a firma di Johan Cruijff «il calcio si gioca con la testa. Se non hai la testa, le gambe da sole non bastano». Serve concentrazione, ma anche allenamento, senso del dovere, capacità di fare squadra, di abitare i bordi con generosità. È in fondo il gioco del calcio una metafora della vita, che procede tra vittorie e sconfitte ed è soprattutto una storia di relazioni, di decisioni, di goal segnati o mancati: di questo si parlerà venerdì 19 maggio nella terza giornata di “Rose Libri Musica Vino”, la rassegna promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’ Università degli Studi di Trieste , con Aldo Serena, attaccante della nazionale, uno dei sei calciatori italiani ad aver vinto lo scudetto con tre squadre diverse — nel suo caso Juventus, Milan e Inter —, affermato telecronista e commentatore sportivo, e Fabrizio Sors , ricercatore in Psicologia dello Sport all’Università di Trieste, che con Michele Grassi, Tiziano Agostini e Mauro Murgia del Dipartimento di Scienze della Vita ha realizzato una ricerca sul vantaggio casalingo e la distorsione delle decisioni arbitrali nelle partite di calcio senza pubblico, studio che è stato pubblicato sull’European Journal of Sport Sciences ( https://www.units.it/news/sound-silence-ricerca-units-pubblicata-sulleuropean-journal -sport-scienze ). A stimolarli ci sarà un ospite d’eccezione: il giornalista Paolo Condò , a lungo collaboratore della Gazzetta dello Sport , oggi una delle firme di Repubblica e opinionista televisivo per Sky Sport , dal 2010 il giornalista italiano designato per la votazione del Pallone d’oro assegnato dalla rivista France Football . Anche venerdì 19 la giornata inizia prima e continua successivamente: alle 15.30 passeggiata architettonico-urbanistica nel Parco guidato da Giancarlo Carena , a lungo presidente di Agricola Monte San Pantaleone, la cooperativa sociale che con l’Università di Trieste promuove la rassegna e che come molte altre realtà che abitano nel comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico è nata dal processo di deistituzionalizzazione avviato dalla rivoluzione basagliana; Carena racconterà le tre utopie che hanno dato origine al roseto e al Parco culturale di San Giovanni. Alle 17.15 presentazione della mostra Botanica Tirannica , in corso al Museo Sartorio fino all’8 ottobre (da giovedì a domenica dalle 10 alle 17, ingresso libero), un lavoro dell’artista e docente brasiliana Giselle Beiguelman che spazia tra diversi media per indagare il rapporto tra la scienza egemonica, la botanica classica e l’immaginario colonialista storicamente presente nelle forme di dominio della natura, mentre alle 19 la parola va a Simone Desabbata , che in dialogo con la giornalista Simonetta Lorigliola racconterà la storia di Canus , un progetto sorto sul Ronco di Gramogliano nel comune di Corno di Rosazzo che ha nel cuore il rispetto per la terra, la massima cura dei vigneti e della cantina e proprio per questo aderisce al progetto Eno Bee Api in Vigna ospitando diverse arnie nei suoi vigneti per contribuire alla tutela della biodiversità. In chiusura la musica di Alexander Ipavec , che alla fisarmonica duetterà con Lara Fortunat sulle note di Astor Piazzolla. Confermata infine anche per questo terzo venerdì l’attenzione ai più piccoli dai 5 ai 10 anni: per loro il Mini Mu-Museo dei Bambini propone alle 16 Segni di bordo (segno, collage, trasformazioni), attività per la quale è gradita la prenotazione al numero +39 333 2611573 e un libero contributo. In caso di maltempo gli incontri si terranno in Sala Conferenze.