Presentata a Udine Vicino/ Lontano. Presente l’assessore Cigolot che sulle polemiche ha fatto lo gnorri, mentre, in perfetto stile “sotans”, lo stesso ha fatto il presidente Nassimbeni
Sarà dunque “contagio” il tema di vicino/lontano 2019, 15ma edizione del festival in programma a Udine dal 16 al 19 maggio che questa mattina è stato presentato nel salone del Popolo della sede municipale di Udine. In una sala gremita sono intervenuti l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, il presidente dell’associazione culturale vicino/lontano Guido Nassimbeni, il presidente del Comitato scientifico di vicino/lontano 2019 Nicola Gasbarro e la curatrice del festival Paola Colombo. Vi era una certa attesa per capire se le infuocate polemiche delle settimane scorse innestate dalla decisione del Comune di Udine di ridurre di due terzi il contributo economico alla manifestazione e le improvvide dichiarazioni di Cigolot sulla figura di Tiziano Terzani, si sarebbero riverberate nella presentazione odierna. Ed invece nulla di tutto questo, si è preferito invece, in perfetto stile friulano ben caratterizzato dal termine “sotans”, fare finta di nulla o quasi.
Se si fa eccezione al linguaggio non verbale espresso soprattutto da alcuni sguardi della brava curatrice del festival Paola Colombo, che nei ringraziamenti, dopo il suo intervento, si è guardata bene dal nominare Cigolot che sedeva con lei al tavolo.
Cigolot, da parte sua, in un breve intervento “di maniera” non ha toccato la polemica, ha fatto lo gnorri forse per evitare il dissenso probabile che sarebbe potuto arrivargli dalla sala, dimostrato dalla scarsissima “intensità” degli applausi dopo il suo discorsetto. Ha invece parlato di quanto accaduto dai microfoni del Tgr Rai sostenendo di fatto che il Comune, soprattutto per il futuro, si riserverà di discutere sui contenuti, facendo intuire che solo se questi saranno “graditi” si tornerà ad aprire la borsa. Nessuno ha invece toccato il tema, ben più grave delle questioni di vil denaro, del giudizio dato dallo stesso Cigolot sulla figura di Tiziano Terzani, che a detta dell’assessore negli anni sarebbe stato sopravvalutato. «Terzani è diventato un santo secolare, un oggetto di culto», spiegava per giustificare il taglio dei fondi Cigolot. «Complimenti a chi è riuscito a imporlo associandolo a un’idea di alta qualità come persona, della quale io fortemente dubito anche perché ci sono autorevoli esponenti che sull’analisi storica di Terzani avrebbero mosso più di qualche critica». In realtà le critiche di Cigolot, stigmatizzate a tutte le latitudini con epiteti che non ripetiamo perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa, hanno fatto il miracolo di rivitalizzare la manifestazione che negli ultimi anni era apparsa appannata da un gestione meno illuminata del passato e troppo legata a doppio filo con un piccolo sistema para-intellettuale cittadino che, intendiamoci, non necessariamente è progressivo o di sinistra. Un piccolo mondo provinciale che non è stato in grado di coinvolgere il territorio, le iniziative culturali nuove, quelle giovanili, quelle del mondo dell’informazione “altro”, del sociale e del web, preferendo invece la vecchia ricetta che vede un rassicurante ombrello mediatico dal blasone appannato che arranca sempre di più a Udine come nel resto del paese. Ma in soccorso è arrivato a loro insaputa, la cura “Cigolot” che altro non è che la prolunga dei desiderata del sindaco Pietro Fontanini, quello che contestava il Mittelfest di Moni Ovadia ritenendolo poco ricco di friulanità e troppo di cultura mitteleuropea, dimenticando che lo stesso nome di quel festival gli avrebbe dovuto far intuire che non si trattava della sagra delle rane di via Grazzano.
La cura Cigolot ha così avuto il merito di far balzare agli onori della cronaca nazionale ed interazionale la manifestazione che si intendeva affossare, tanto che testate giornalistiche che negli ultimi anni avevano snobbato la manifestazione “saliranno” a Udine in cerca delle contraddizioni “culturali” espresse dalla fin qui (giudizio che comincia ad essere trasversale) peggiore amministrazione comunale che si sia mai vista nel capoluogo friulano. Intendiamoci le critiche a Vicino/lontano sono legittime ma non lo è certamente l’idea di asfaltare la manifestazione che comunque rimane una delle poche occasioni di dibattito su temi “alti” in Friuli, soprattutto se paragonato ad altre iniziative spacciate per culturali come FriuliDoc, che piace certamente perchè in Friuli e non solo , piace il vino e il buon cibo.
Il Programma
Ma veniamo alla kermesse Vicino/ Lontano e alla sua appendice del “Premio Terzani”: saranno oltre 250 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione e un centinaio di eventi per leggere il mondo e la sua complessità animeranno incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, mostre, spettacoli e proiezioni, per quattro intense giornate nel centro storico della città. Sarà la lezione magistrale di Lucio Caracciolo dedicata al “Contagio del passato: l’Italia ha ancora un futuro?” a inaugurare vicino/lontano giovedì 16 maggio: una riflessione sulla necessità di affrontare le mai risolte emergenze del Paese (giovedì 16 maggio, ore 21.00); mentre il festival chiuderà domenica 19 maggio (ore 21, ex Chiesa di San Francesco) con la conferenza-spettacolo “Io, Leonardo da Vinci. Vita segreta di un genio ribelle”, affidata a Massimo Polidoro, giornalista, scrittore ed “esploratore dell’insolito”. E nel cuore del festival, come sempre, sabato 18 maggio, la serata-evento del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani al Teatro Nuovo Giovanni da Udine: Angela Terzani consegnerà il riconoscimento al giornalista e scrittore statunitense Franlkin Foer, autore per Longanesi de “I nuovi poteri forti. Come Google Apple Facebook e Amazon pensano per noi”. «Simili agli stati tirannici e dittatoriali storicamente noti, questi “nuovi poteri forti” potrebbero manipolare ogni nostro pensiero e determinare ogni nostra preferenza, fino a esercitare un potere totale su di noi», ha rilevato la Giuria del Premio Terzani. La serata, condotta dal giornalista Gad Lerner, sarà scandita dalle ironiche “incursioni” in ottave di David Riondino ed Enrico Rustici sui temi del libro. Fra i protagonisti di vicino/lontano 2019 anche il politologo dell’Università di Oxford Jan Zielonka, il giornalista Giancarlo Bosetti, direttore di Reset, e lo storico Guido Crainz, interrogati da Nicola Gasbarro sui temi della crisi finanziaria internazionale che rischia di mettere in crisi la democrazia europea. Il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, in prima linea contro la ‘ndrangheta, la giornalista di Repubblica Federica Angeli, sotto scorta per le sue indagini sulla mafia di Ostia, e Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, coordinati dal giornalista Giorgio Zanchini, indagheranno il “contagio” che si diffonde attraverso le mafie e il sistema del malaffare. Un percorso che include la 12^ edizione del format “Il piacere della legalità?” rivolto agli studenti e ai detenuti sui temi della responsabilità individuale. Al festival anche la giornalista Floriana Bulfon, il portavoce Unicef Andrea Iacomini, il saggista Massimiliano Panarari, quest’ultimo in dialogo con il conduttore televisivo David Parenzo sul contagio della disinformazione; e sul diffondersi virale di false verità scientifiche interverrà l’editor di Nature Alison Abbott con Walter Quattrociocchi e Giuseppe Tipaldo, moderati dal genetista Michele Morgante.
Declinando il tema del contagio come una lente prismatica per capire il mondo, a vicino/lontano 2019 la regista Francesca Mannocchi e il fotografo Alessio Romenzi presenteranno il film “Isis, Tomorrow” che ha dato voce alle donne e ai bambini di Mosul, commentandolo con il sociologo esperto di islam Stefano Allievi e con Riccardo Costantini di Cinemazero. E ci saranno, fra gli altri, Fulvio Cammarano, Angelo Floramo Marco Pacini, Omar Monestier, Guido Gili, David Puente, Pietro Del Soldà, la presidente di Medici Senza Frontiere Claudia Lodesani, i filosofi Francesco Vitale, Raoul Kirchmayr, Beatrice Bonato, Giovanni Leghissa e Pier Aldo Rovatti, l’economista Antonio Massarutto, lo psicologo cognitivo Paolo Legrenzi.
Numerose le anteprime e presentazioni editoriali al festival: tra le altre, “Febbre” (Fandango), l’ultimo toccante romanzo di Jonathan Bazzi, e “Wittgenstein. Lezioni sulla psicologia filosofica” (Mimesis) che sarà presentato, in dialogo, dai filosofi Luca Taddio e Luigi Perissinotto. A cura di Bottega Errante la presentazione, in anteprima nazionale, del primo romanzo dello scrittore bosniaco Božidar Stanišić. Àlen Loreti, biografo ufficiale di Terzani, presenterà il libro “In America. Cronache da un mondo in rivolta” che raccoglie i sorprendenti reportage, finora inediti, realizzati dallo scrittore e giornalista fiorentino tra il ’67 e il ’68 mentre era negli Stati Uniti per un master alla Columbia University. E a partire da un libro, “Il mio Novecento”, ecco la riflessione del suo autore, Bernardo Valli, una grande firma del giornalismo italiano.
Fabio Folisi