Violenza di genere: avviato in FVG il progetto europeo Chance
Percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, avviato a Pordenone il progetto europeo “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence”. Della durata di 24 mesi è guidato dalla Cooperativa sociale Itaca in qualità di ente capofila e coinvolge in Friuli Venezia Giulia i territori di Pordenone e Gorizia, in Veneto i territori di Treviso e della Sinistra Piave. Il progetto è inserito all’interno del Programma CERV 2021 – Citizens, Equality, Rights and Values, Sezione DAPHNE, ed è co-finanziato dalla Commissione Europea con oltre 375 mila euro, cui si sommano 41 mila euro di co-finanziamento da parte dei partner, per un importo totale di oltre 417 mila euro.
Ricco di competenze e motivato il partenariato che si è incontrato a Pordenone il 13 dicembre per il kickoff meeting. Oltre a Itaca, vede la presenza di Comune di Pordenone e Comune di Treviso, AsFO, AsuGI e Ulss 2 Marca trevigiana, Centro di ascolto uomini maltrattanti, Fondazione di comunità Sinistra Piave, Ires Fvg, Aps L’Istrice, Relive – Relazioni libere dalle violenze, Cooperativa sociale Una casa per l’uomo, European Network for the Work With Perpetrators of Domestic Violence.
VIOLENZA SULLE DONNE
Quando si parla di “violenza sulle donne” si intende una violazione dei diritti umani ed una forma di discriminazione contre le donne, che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che possono provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, azioni che possono privare la libertà nella vita pubblica e privata, fino ad azioni che possono provocarne la morte.
La violenza perpetrata da uomini nei confronti di donne è un crimine socialmente inaccettabile ed un fenomeno quanto mai complesso. Le vicende anche recenti ci rendono evidente quanto i femminicidi e le condotte violente che hanno come vittime le donne siano attuali e drammatici. Se da un lato è fondamentale intervenire per sostenere vittime e familiari, e tentare di riparare i danni di tali condotte criminose, in una prospettiva preventiva è necessario anche occuparsi degli uomini che commettono tali reati.
OBIETTIVI DI PROGETTO
Tra gli obiettivi del progetto CHANGE la creazione e messa a sistema di percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere attraverso attività di sensibilizzazione e educazione nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. Sono previsti laboratori che accompagnino bambini e ragazzi in una crescita libera da stereotipi, pregiudizi, aggressività, nel rispetto reciproco e dei ruoli di genere, ricercando soluzioni non violente ad eventuali conflitti che possano insorgere nei rapporti interpersonali, e focalizzando l’attenzione sul diritto all’integrità personale.
Inoltre, verranno realizzati percorsi formativi per professionisti del settore che operano in prima linea sul tema della violenza di genere, affinché vengano costruite risposte coordinate tra i servizi del territorio, incrementando la sicurezza di donne vittime di violenza. Seguirà l’apertura di quattro “Sportelli CHANGE” a Pordenone, Gorizia, Treviso e nel distretto di Pieve di Soligo destinati agli uomini maltrattanti. Di supporto a percorsi di cambiamento per uomini maltrattanti, tutte le azioni previste potranno arricchire la filiera dei servizi sociosanitari di riferimento, attraverso la promozione di un welfare pubblico privato quanto più vicino possibile alle risorse e ai bisogni dei territori.
GLI INTERVENTI
Il progetto CHANGE è stato ufficialmente presentato nel Municipio della città sul Noncello il 13 gennaio 2023 nel corso della conferenza stampa tenutasi in Sala Missinato, alla quale sono intervenuti: per il Comune di Pordenone l’assessora alle politiche europee Morena Cristofori e l’assessora alle politiche sociali Guglielmina Cucci; per la capofila Cooperativa Itaca la vicepresidente Samantha Marcon e il responsabile area Giovani e Sviluppo di Comunità Willy Mazzer; per l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale la dott.ssa Patrizia Cicuto, responsabile Consultorio familiare Distretto del Livenza e coordinatrice Equipe abuso maltrattamento; per l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina la dott.ssa Marilena Francioso, direttore SC Età evolutiva, Famiglia e Disabilità; per l’aps L’Istrice il presidente Pasquale Fiorente.
Morena Cristofori, assessora alle Politiche europee, Comune di Pordenone
“Siamo nuovi ma composti del passato, delle paure, dei preconcetti, la diffidenza e la paura che genera la violenza fanno parte dell’essere umano; l’educazione, la cultura e l’autocontrollo le governano. Ma i fattori generanti di violenza non sopravvivono solo in culture prive di istruzione. Non serve a nulla imporre alle nuove generazioni modelli di cambiamento per uomini maltrattanti o altre forme di discriminazione o violenza di genere; nei contesti dove si svolge principalmente la socializzazione, solo l’esempio e la formazione possono superare il problema”.
Guglielmina Cucci, assessora alle Politiche sociali, Comune di Pordenone
“Il Comune di Pordenone è fortemente impegnato nella costruzione di una nuova cultura della parità e nel contrasto alla violenza maschile sulle donne in tutte le sue forme con una azione di sistema radicata sul territorio, che unisce tutte le istituzioni pubbliche e private, nella quale i Servizi sociali sono impegnati in prima linea. Spostare l’attenzione sugli uomini maltrattanti, in ottica preventiva, fa parte del processo di cambiamento culturale necessario e al quale puntiamo. Il progetto CHANGE entra in un percorso già avviato, qualificandolo ulteriormente per innovatività e incisività sul territorio”.
Samantha Marcon, vicepresidente Cooperativa sociale Itaca
“Itaca è composta in prevalenza da donne lavoratrici (83%), ci sentiamo emotivamente coinvolte e coinvolti nella lotta contro la violenza di genere. È necessario agire e investire in campo educativo, allenando fin dalla prima infanzia le persone alla libertà di scelta, scevra da stereotipi, espressione di talenti e attitudini personali. Lavoriamo per lo sviluppo di comunità, coltivando e supportando processi di evoluzione culturale in difesa di persone oltraggiate nei loro diritti umani e private della libertà. Crediamo anche che ogni persona vada sostenuta e supportata nella costruzione di possibili percorsi che aprano scenari alternativi, offrendo opportunità di reali e profondi cambiamenti”.
Willy Mazzer, responsabile area Giovani e Sviluppo di comunità, Cooperativa sociale Itaca
“Ricco e prezioso il partenariato che Itaca guiderà per 24 mesi in Friuli Venezia e Giulia e in Veneto, per creare percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Prevediamo attività di sensibilizzazione nelle scuole di vario ordine e grado dei Comuni di Pordenone, Treviso e dell’Ambito Ven-07, e la formazione dei professionisti del settore sociosanitario. Attiveremo, e potenzieremo ove già presenti, 4 Sportelli per programmi d’intervento rivolti a uomini autori di violenza, che avranno sede a Pordenone, Gorizia, Treviso e nel distretto di Pieve di Soligo”.
Patrizia Cicuto, responsabile Consultorio familiare Distretto del Livenza e coordinatrice Equipe abuso maltrattamento, AsFO
“La missione istituzionale di AsFO è porre la persona al centro di percorso di assistenza e di coinvolgimento nella tutela e promozione della salute. Il principale obiettivo è far sì che l’intera organizzazione sia orientata al rispetto della dignità della persona, favorendo l’umanizzazione nei processi di assistenza e cura, accrescendo la consapevolezza del cittadino sul fatto che possa contribuire al mantenimento ed al miglioramento del proprio benessere psicofisico attraverso corretti stili di vita, in rete con le comunità locali e il terzo settore nell’ambito di una fondamentale integrazione sociosanitaria”.
Marilena Francioso, direttore SC Età evolutiva, Famiglia e Disabilità, AsuGI
“Attraverso le proprie strutture operative AsuGI concorre quotidianamente alla promozione di azioni di contrasto e prevenzione della violenza di genere, in rete con le diverse realtà territoriali. In particolare, all’interno del progetto CHANGE, i Consultori familiari di Gorizia e Monfalcone verranno coinvolti in una specifica formazione, propedeutica allo sviluppo di una sinergia di lavoro con l’aps L’Istrice, in modo da qualificare l’efficacia degli interventi nelle situazioni di violenza di genere e di violenza domestica”.
Pasquale Fiorente, presidente aps L’Istrice
“Dal 2016 in Friuli Venezia Giulia svolgiamo attività di prevenzione e formazione, e ci occupiamo di erogare programmi di cambiamento rivolti agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni intime. All’interno del progetto CHANGE, ci occuperemo in particolare dello sviluppo e attivazione dello Sportello dedicato agli uomini autori di violenza di genere con sede a Gorizia. Sulla base di una metodologia condivisa tra i partner, imposteremo un lavoro di rete con i servizi del territorio, fondamentale per contrastare il fenomeno della violenza di genere”.