Wärtsilä, grande manifestazione cittadina il 3 settembre a Trieste. Annunciato sciopero congiunto con i lavoratori del Porto

In attesa del verdetto della magistratura sulla denuncia per condotta antisindacale nei confronti della dirigenza di Wärtsilä, le categorie sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno indetto una manifestazione cittadina a Trieste. L’appuntamento, reso noto nella mattinata di oggi in conferenza stampa dai segretari provinciali Alessandro Gavagnin (Fim), Marco Relli (Fiom), Antonio Rodà (Uilm), si terrà il 3 settembre con partenza alle ore 17.00 da Foro Ulpiano e arrivo in Piazza Unità (ritrovo ore 16.30, il percorso toccherà Piazza Oberdan, via Carducci, Piazza Goldoni e Corso Italia). È prevista la presenza dei segretari nazionali delle categorie dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo della manifestazione, riferiscono i rappresentanti sindacali, è richiedere il ritiro della procedura di licenziamento avviata il 14 luglio 2022 e la convocazione di un tavolo urgente al MISE entro il 14 settembre (dopo 2 mesi scadono i termini per la presentazione di un piano industriale alternativo), ribadendo allo stesso tempo la centralità del rilancio del settore manifatturiero di Trieste. Parallelamente, tiene banco la questione della nave Uhl Fusion, attesa nel weekend nel canale navigabile di Trieste e incaricata del ritiro dei primi 12 motori Wärtsilä destinati alla sudcoreana DSME (Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering). I propulsori si trovano nei magazzini Sea Metal e devono essere spostati, via terra, presso il terminal Seadock, società del gruppo Samer specializzata nella movimentazione, stoccaggio e imbarco di commesse industriali. La nave, che batte bandiera portoghese, è partita nella notte del 21 agosto dalle coste del Marocco, distanti circa 6 giorni di navigazione dal capoluogo giuliano. I sindacati hanno annunciato lo sciopero congiunto con i lavoratori del Porto, e in particolare della Seadock, per quanto riguarda tutte le attività riferite a Wärtsilä. Lo sciopero, accompagnato da una serie di assemblee convocate dalle categorie (Fiom, Fim, Uilm, Filt, Fit, UilTrasporti, Ugl Mare) è basato sugli articoli 16 e 17, fa seguito allo stato di agitazione proclamato l’11 agosto 2022 da Filt, Fit, UilTrasporti e Ugl Mare, si svolgerà nel rispetto della legge e scatterà non appena la nave raggiungerà la banchina.  “La risposta della cittadinanza dall’avvio della procedura è stata commovente. – sono le parole di Marco Relli, segretario Fiom Cgil – Non ci facciamo niente, invece, della solidarietà delle istituzioni, che hanno il dovere di dare risposte e intervenire su una crisi che ha assunto contorni internazionali. Attendiamo un segnale forte a partire dalla questione dei motori in Sea Metal” “Il problema economico e sociale di Trieste è molto più ampio della ‘sola’ crisi industriale recente, i problemi con cui ci confrontiamo quotidianamente negli ultimi giorni sono indice del progressivo smantellamento delle produzioni, abbassamento della qualità del lavoro e calo demografico che interessa la città – ha sottolineato Antonio Rodà, segretario della Uilm Uil. “Il 3 settembre si terrà una grande manifestazione per dire ancora una volta che Wärtsilä ha tradito la nostra città, ci aspettiamo una grande risposta da parte di tutta la cittadinanza – così Alessandro Gavagnin, segretario Fim Cisl – sono necessari segnali concreti da parte delle istituzioni, a cominciare dalla convocazione del tavolo al MISE”.