A Milano la manifestazione contro privatizzazione sanità. In migliaia per difendere il diritto alla salute
Tremila persone secondo la questura, 5000 secondo gli organizzatori, in ogni caso la manifestazione di oggi a Milano è stata un successo. La mobilitazione in difesa del servizio sanitario nazionale si è svolta in piazza del Duomo ed era intitolata ‘Sani come un pesce?’. Il titolo giocava sia sul modo di dire in italiano relativo alla stato di salute sia sulla giornata del primo di aprile. L’evento è stato promosso da Medicina democratica, Dico 32, Forum per il diritto alla salute e Rete europea contro la commercializzazione della salute. Presenti in piazza anche bandiere e striscioni di partito, in particolare del Pd, di Sinistra italiana, del Movimento 5 Stelle e dei Verdi. “Oggi – ha detto Vittorio Agnoletto di Medicina democratica – ci rivolgiamo da un lato ai cittadini, a cui chiediamo di mobilitarsi perché il rischio è che il servizio sanitario nazionale scompaia per sempre, e dall’altro alle istituzioni regionali e nazionali, che devono intervenire immediatamente per risolvere il problema delle liste d’attesa. Tutte le strutture private accreditate devono fornire visite ed esami con lo stesso tempo di attesa per chi arriva col servizio sanitario pubblico e per chi arriva privatamente. Ma non può essere il portafoglio a decidere se uno può essere curato o no”. Gli organizzatori della manifestazione hanno annunciato una ‘gara’ settimanale tra chi ha le liste d’attesa più lunghe. Il record milanese, attualmente, è di 50 mesi per una prostatectomia. Sul palco hanno parlato, tra gli altri, Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, e Francesca Colciaghi, vice presidente Associazione ricercatori in sanità. Presente anche l’attore Moni Ovadia, secondo cui “si sta portando la sanità al privato, riducendo il pubblico all’irrilevanza, come negli Stati Uniti. Questo significa privatizzare la salute e, quindi, l’essere umano”. Presente anche Pierfrancesco Majorino, già candidato presidente di Regione Lombardia e ora capogruppo del Pd al Pirellone: “La manifestazione di oggi è una ventata d’aria fresca su cui sappiamo di poter contare per costruire sempre più una opposizione in Lombardia che metta al centro il diritto alla salute”, ha commentato. E Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha affermato che “la sanità pubblica ogni giorno svolge un lavoro eccezionale, sopperendo alle carenze e superando gli ostacoli dovuti all’incapacità dimostrata da chi la governa”. Per Di Marco, “non c’è traccia dell’agenda unica di prenotazione pubblico-privato, l’unico strumento che potrebbe incidere sul problema delle liste d’attesa. Le Case di Comunità in principio erano una buona idea, ma le hanno trasformate in scatole vuote senza medici e servizi. I medici di base non ci sono e non ci sono risposte concrete su nuove assunzioni”.