Il segretario regionale del Sindacato Medici Radiologi all’assessore Riccardi: “Se voleva offendere tutti i professionisti ci è riuscito benissimo”

“A seguito delle dichiarazioni dell’Assessore alla Salute Riccardo Riccardi del 23 aprile 2024, ci si trova costretti a formalizzare delle osservazioni. L’assessore comicia con il dire che “nel corso del 2023 ASUFC ha provveduto all’assegnazione di 837 incarichi di dirigente medico, di questi 52 all’area della radiologia. Cinquantadue ! Non sappiamo se queste dichiarazioni siano state fatte sotto effetto di allucinogeni, ma i concorsi pubblici sono facilmente verificabili. Nel dettaglio nel 2023 in ASUFC sono stati indetti due concorsi, il n°10623 del 14/01/2023 ed il 155924 del 24/10/2023. Il primo era per 2 posti, nonostante si arrivasse da un periodo di oltre una decina di licenziamenti, il secondo per 7. Nel primo entrambi i posti sono stati coperti, nel secondo su 7 posti solamente uno specialista è entrato in graduatoria. Quindi su 9 posti disponibili ne sono stati assegnati 3. Ci chiediamo a questo punto dove siano gli altri 49, peraltro chiunque sappia minimamente di cosa stiamo parlando, sa che probabilmente nemmeno sommando tutte le
radiologie pubbliche del FVG raggiungiamo i 52 specialisti radiologi. Le parole di Riccardi diventano persino offensive nei riguardi di tutta la categoria radiologica quando riferisce che il licenziamento di oltre 20 radiologi in ASFO è dovuto a “difficoltà inerenti il tipo di orari e d’impegno richiesti nell’attività radiologica d’urgenza”. Se voleva offendere in maniera diretta tutti i professionisti implicati allora ci è riuscito benissimo. Davvero possiamo pensare che in una radiologia storica come quella di Pordenone si possano licenziare 22 radiologi su 25 per “difficoltà inerenti il tipo di orari e d’impegno richiesti nell’attività radiologica d’urgenza”. Non è magari che le incapacità gestionali dell’Azienda contino qualcosa? Magari l’utilizzo improprio della teleradiologia nel tentativo di risparmiare sul personale ha avuto qualche impatto?
O l’instaurazione delle reperibilità su più sedi di cui sono noti casi nei quali i medici hanno dovuto soggiornare in albergo? Ma no, certo, è colpa degli orari e l’impegno dell’attività d’urgenza, come esistesse solo a Pordenone. Per quanto riguarda i tentativi infruttuosi di reperire personale attraverso concorsi o incarichi libero- professionali mi par giusto rammentare che la nostra proposta era di partire da un compenso di 80- 100€/h mentre si è optato per compensi da 60€/h (lordi), poco più di quanto chiede un idrauilico, un giardiniere o un meccanico. Ora però, conti alla mano, si spendono circa 250€/h per le cooperative
di medici argentini che offrono un servizio nemmeno lontanamente paragonabile a quello offerto dai colleghi licenziatari. Apprendiamo inoltre che “la creazione di una struttura semplice dipartimentale di Senologia” con una sola radiologa, permette di “di aver messo le basi per la costituzione di un pool di professionisti dedicati alla specifica funzione”. Peraltro nel contesto di una regione che non ha saputo sinora
incentivare questo settore permettendo che l’ampia maggioranza dei colleghi si sia oramai dimessa per passare al privato o in altre regioni. L’affermazione è così priva di qualunque significato che non ha nemmeno senso commentarla. Poi si vuole attivare una seconda struttura semplice dipartimentale dedicata alla diagnostica programmata. E poi anche una di interventistica. Quindi si vuole trasformare una radiologia oramai priva di personale in 4 diverse radiologie. E chi ci dovrebbe lavorare? Questo smembramento ha già creato forti malumori in chi ancora lavora in questa radiologia e l’unico risultato a cui porterà sarà il licenziamento dei pochissimi professionisti rimasti. Vedersi smembrato il reparto in cui lavori non può essere definito un incentivo. Davvero si pensa che settorializzare il lavoro possa essere un incentivo per attrarre personale? In tutta la nota di Riccardi si denota come non sia presente nemmeno una proposta che possa in qualche modo incentivare la permanenza o il ritorno di medici specialisti radiologi. Ricordo che Riccardi in persona declinò la mia proposta di incentivare l’attività dei lavoro di pronto soccorso per i radiologi d’urgenza, poi però asserisce che i licenziamenti dipendono “dall’impegno richiesti
nell’attività radiologica d’urgenza”. E attenzione, parlavamo di 20 euro lordi a notte, mica di miliardi di euro. Ma poi 25 milioni per appaltare la radiologia di Pordenone si sono trovati facilmente. Potremmo parlare anche delle RAR negate ai radiologi del CRO o di tanti altri episodi analoghi che hanno minato profondamente la fiducia dei colleghi nei riguardi delle Aziende e della Regione. Che dire, sembra che dopo oltre 30 licenziamenti non si sia capito ancora nulla e chi gestisce la sanità in regione non solo non conosce la situazione, ma dimostra di non avere alcuna idea per un futuro che pare essere sempre più nero”.

Dr Stefano Smania

 

Le dichiarazioni di Riccardi:  https://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act;jsessionid=8656290DB44FDD1F5F6F27AE35975965?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=20240423124633005